Coni, arriva la walk of fame dello sport | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Coni, arriva la walk of fame dello sport

– Una passeggiata nella storia. Cento anni in cento passi, o meglio, mattonelle celebrative. È la Walk of Fame dello sport che da oggi accompagnerà i visitatori del Foro Italico lungo viale delle Olimpiadi, fino a ridosso dello Stadio Olimpico. Cento nomi per altrettante leggende azzurre (con tanto di app per gli smartphone che ne ricorda le gesta): da Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro, cavaliere e primo italiano a vincere una medaglia olimpica(Parigi 1900), fino a Domenico Fioravanti, primo nuotatore a vincere due ori olimpici. «Simbolicamente e non solo oggi tocchiamo il massimo di quello che secondo me è un dovere di chi si occupa di sport a livello istituzionale – spiega il presidente del Coni, Giovanni Malagò -. Abbiamo fatto quello che era giusto fare, nulla di straordinario se non ricordare le persone che hanno reso grande il nostro Paese e mi permetto di dire non solo nel mondo dello sport. Io non posso che dire grazie a questi grandi atleti e il mio pensiero non può che andare a quelli che non ci sono più e oggi sono rappresentati da un familiare». Si rincorrono (almeno anagraficamente) Ascari e Nuvolari, Agostini, si ‘sfidanò i fratelli D’Inzeo, ma a fare da padrona è l’atletica con 12 mattonelle (Figerio, Valla,Consolini, Dordoni, Pamich, Berruti, Dorio, Cova, Bordin, Baldini), tra cui Mennea e Sara Simeoni. «Già era stato emozionante essere eletta come atleta del secolo, adesso anche la mattonella che ci ricorda – ricorda la campionessa del salto in alto -. Verso lo stadio Olimpico, come per dire ‘andatè… Probabilmente per i giovani potrebbe essere un motivo anche questo per voler provare a ritrovarsi anche loro tra questi nomi». Volano i ciclisti (Girandengo, Bottecchia, Binda, Guerra, Bartali, Coppi, Magni, Maspes, Gaiardoni e Gimondi) seguiti da scherma (Nadi, Gaudini, Mangiarotti, Delfino, Camber, Numa e Trillini) e calcio (Meazza, Piola, Valentino Mazzola, Zoff, Riva e Baggio). «È una cosa che fa molto piacere – sottolinea Rivera -. È una bellissima cosa, un ringraziamento importante soprattutto perchè visto a 360 gradi: ci sono tutti gli sport dentro». «Ho visto una bella lista dei nomi, un ricordo particolare a chi non c’è più coloro che hanno portato il tricolore nel mondo», aggiunge Alberto Tomba. «Otto olimpiadi non le ha mai fatte nessuna donna, sono orgogliosa della mia storia e sono felice che venga riconosciuto», sottolinea Josefa Idem. «Complimenti al Coni e a Giovanni Malagò perchè è veramente una cosa che mancava – dice Luca Pancalli, ex atleta e n.1 Cip -. È bello che in mezzo a questi 100 ce ne siano tre del mondo paralimpico a segnalare questa grande famiglia dello sport italiano». Ma sono diverse le assenze importanti: dalle campionesse olimpiche del Setterosa a un vincitore morale come Dorando Pietri. «Ho sentito di qualche lamentela per qualche esclusione – dice Durante, presidente della commissione atleti -, mi dispiace ma noi celebriamo dei simboli, delle persone, dei valori, se uno è rimasto fuori e meriterà di essere incluso, sarà considerato per il futuro». «Ci sono dei nomi che verranno integrati in futuro e che non possono essere aggiunti oggi perchè ancora in attività, ma che lo meriterebbero», assicura Malagò che indica nella vittoria di Mennea a Mosca e in quella della Pellegrini a Pechino i suoi «momenti simbolo» nei 101 anni del Coni. Un Coni che guarda al futuro per allungare Walk of Fame e magari riportare a Roma i Giochi nel 2024, dopo quelli del 1960. «Una via che punta all’Olimpico? Sicuramente è di buon auspicio», scherza Malagò, il quale garantisce che le mattonelle sono di un materiale speciale che resisterà alle intemperie. Quanto ad eventuali vandali, in questo tipo di situazioni la vigilanza non spetta certo al Coni…

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