Incendio Fiumicino, passeggeri infuriati: "Vacanze addio". Ma voli rimborsati, Codacons: "Danni per 10 milioni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Incendio Fiumicino, passeggeri infuriati: “Vacanze addio”. Ma voli rimborsati, Codacons: “Danni per 10 milioni”

Vacanze saltate, appuntamenti di lavoro annullati e addio weekend. L’incendio che ha devastato gran parte del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino continua a creare disagi ai passeggeri che tentano di arrivare a Roma. In molti hanno deciso di intraprendere un’azione legale attraverso il Codacons che oggi ha stimato in 10 milioni di euro i danni arrecati dai passeggeri. C’è chi, come Luciana, ha dovuto dire addio alla vacanza a San Pietroburgo. «Ho perso 2.000 euro tra biglietto aereo e hotel – racconta -. Per due giorni la Lufthansa ha annullato il nostro volo, dandoci comunicazione sempre in tarda serata, prima con un sms e poi con una e-mail. L’ultima l’abbiamo ricevuta nel cuore della notte, ma purtroppo non siamo riusciti a leggerla e così abbiamo perso anche il volo di stamattina. Alla fine abbiamo buttato duemila euro senza neanche vedere San Pietroburgo». E poi c’è chi ha dovuto dire addio al weekend londinese. «Easyjet ha annullato il volo prima due sere fa e poi ieri sera, dopo che avevo scelto il trasferimento gratuito su un altro volo – dice Enrica -. Ovviamente ho chiesto il rimborso del biglietto, ma i soldi dell’hotel non li vedrò più. Ad oggi ho perso 500 euro, con la delusione di non poter essere andata a Londra». Ma i disagi di Fiumicino si ripercuotono anche sugli altri scali nazionali. «A Lamezia c’è caos totale – racconta Daniela, che da due giorni cerca invano di raggiungere Torino dove avrebbe dovuto tenere una lezione all’università -. Alitalia mi ha avvertito alle 2 di notte di una variazione. Ho chiamato il call-center, spendendo 20 euro, dove mi hanno detto che il volo era cancellato, ma che ci sarebbe stato il giorno successivo. Ed invece ancora una cancellazione. In aeroporto c’è il delirio di tanti altri che, come me, hanno avuto forti disagi». ‘Riprotettì su altri voli, o rimborsati. È quanto stanno facendo i passeggeri dei voli cancellati che, nella maggior parte dei casi, pur sapendo già in anticipo della soppressione del loro volo hanno comunque deciso di raggiungere oggi l’aeroporto di Fiumicino per cercare di trovare altre soluzioni. Se ciò non è possibile, l’alternativa è quella di chiedere il rimborso del biglietto. «Sono stato informato nel pomeriggio di ieri con un sms dell’Alitalia che il volo che avrei dovuto prendere questa mattina da Fiumicino per Milano Linate era stato cancellato. Sono comunque venuto in aeroporto – racconta un 40enne milanese in fila davanti ai banchi biglietteria dell’Alitalia al Terminal 1 – per vedere se riesco a partire con un altro volo. Spero di farcela, altrimenti chiederò il rimborso del biglietto». Un’altra storia simile viene raccontata da una signora torinese che si è vista cancellare il volo per Cagliari. «Ero al corrente della soppressione: l’avevo già letta ieri sul portale di Adr. La conferma l’ho poi avuta dall’Alitalia che mi ha mandato un messaggio stamattina intorno alle 7. Ora – aggiunge – sono qui per vedere se riesco comunque a partire per arrivare a Cagliari prima di sera. Se questo non sarà possibile, non mi resterà altro da fare che chiedere di essere rimborsata del costo del biglietto». All’oscuro della cancellazione si è detto invece un passeggero giunto a Roma da Abu Dhabi con prosecuzione per Firenze. «Se avessi saputo alla partenza dagli Emirati Arabi Uniti che il mio volo per Firenze era stato soppresso, avrei evitato di prendere la coincidenza a Fiumicino optando magari per la prosecuzione del viaggio in treno. Adesso – dice sconsolato Giacomo Alcozer – sono invece qui in attesa di sapere se riescono a farmi partire con un altro volo. Se non ce la faccio, rinuncio, chiedo di essere rimborsato e prendo il treno».Sono già al lavoro i due esperti in materia di antincendio e in tema di normative sulla sicurezza che coadiuvano il lavoro del pm della Procura di Civitavecchia nelle indagini sull’incendio che nella notte tra mercoledì e giovedì ha interessato l’area commerciale del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino. I due hanno già iniziato il lavoro accompagnando il pm Valentina Zavatto nel sopralluogo svolto fino alle 21 di ieri nella zona dell’hub interessata dalle fiamme. Obiettivo degli esperti è in primo luogo capire cosa abbia provocato l’incendio e cercare di dare una spiegazione al fatto che le fiamme si siano propagate molto rapidamente. Gli esperti potranno anche dare risposte utili relativamente alla tempistica delle misure di sicurezza scattate dopo l’inizio del rogo. L’ispezione è avvenuta ieri, in base a quanto filtra dalla Procura, è stata utile per acquisire nuovi elementi. Il procuratore Gianfranco Amendola resta comunque in attesa di un primo rapporto sull’accaduto da parte degli agenti della Polaria e dei vigili del fuoco. Al momento il procedimento, nel quale si ipotizza il reato di incendio colposo, resta contro ignoti.«Il danno subito dai passeggeri rimasti a terra a causa dell’incendio scoppiato a Fiumicino ammonta a circa 10 milioni di euro». La stima arriva oggi dal Codacons, che sta ricevendo le richieste di aiuto da parte dei viaggiatori che a causa dell’incidente hanno perso giorni di vacanza o sono stati costretti a sostenere costi aggiuntivi per alloggi o trasferimenti. «Accanto al caos e ai disagi vissuti all’aeroporto di Fiumicino, si apre ora un altro fronte, quello di chi, a causa della cancellazione dei voli, ha subito un danno materiale tangibile – spiega l’associazione -. Si tratta di cittadini che avevano prenotato e pagato brevi vacanze all’estero o in Italia, e che non hanno potuto raggiungere le mete di destinazione perdendo l’intera quota del pacchetto, notti in strutture alberghiere o singoli giorni di vacanza. Ci sono poi coloro che, non sapendo quando avrebbero potuto ripartire da Fiumicino, hanno sostenuto spese per trasferimenti alternativi (treno o auto a noleggio) o per pernottamenti in hotel. In loro favore il Codacons ha deciso di lanciare oggi una azione legale volta ad ottenere il risarcimento dei danni subiti. Sul sito www.codacons.it è stato pubblicato oggi un modulo attraverso il quale i passeggeri coinvolti nei disagi legati all’incendio di Fiumicino possono chiedere alle compagnie aeree il risarcimento danni da giorni di vacanza persi, ferie non godute, spese aggiuntive sostenute, oltre al rimborso integrale del biglietto». – A due giorni dall’incendio che ha devastato l’area transiti del Terminal 3, la situazione all’aeroporto di Fiumicino appare in graduale miglioramento. La capacità operativa dello scalo, come annunciato già ieri da Enac, è passata dal 50% al 60%, anche se non mancano però disagi per i passeggeri alle prese con voli cancellati. Su un centinaio di aerei in partenza dalle 4 alle 10, ne risultano finora cancellati oltre 30, ma tutti gli altri che sono partiti lo hanno fatto finora in orario. Al Terminal 1 ci sono molti passeggeri intenti ad effettuare le abituali operazioni di check-in o mentre varcano gli ingressi che portano all’area imbarchi. Una trentina di persone è invece in fila davanti ai banchi informazioni dell’Alitalia che continua peraltro ad assistere i passeggeri, così come sta facendo anche la società di gestione Aeroporti di Roma, con un’apposita task force. A tutto ciò va aggiunta poi anche la distribuzione gratuita di bottigliette d’acqua. «Sarei dovuto partire questa mattina alle 9.25 da Roma per Cagliari, ma il mio volo, quando sono arrivato a Fiumicino, l’ho trovato cancellato. Pazienza, mi son detto ? commenta Giuseppe Ragatzo, un giovane di Cagliari ?. Vorrà dire che proverò a trovarne un altro e se non sarà proprio per Cagliari, l’importante è che sia un volo per la Sardegna. A questo punto ? conclude ridendo ? mi interessa soltanto raggiungere l’isola». All’aeroporto di Fiumicino, alle prese con il ritorno verso la piena capacità operativa, tra le giornate di giovedi 7 e venerdi 8 maggio sono state oltre 1800 le persone a ridotta mobilità assistite dalla Task Force di Aeroporti di Roma. Nel dettaglio, a quanto si è appreso, sono state assistite 810 persone nella giornata di giovedi e 992 venerdì.

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