Fiumicino, forzano il portellone e fuggono dall'aero: scomparsi tre cittadini algerini | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiumicino, forzano il portellone e fuggono dall’aereo: scomparsi tre cittadini algerini

Praticamente inutile il tentativo di riacciuffare i tre fuggiaschi di cui al momento non si hanno tracce. Sulla vicenda sta ora indagando la polizia di frontiera dell'aeroporto

Non è la prima volta che degli immigrati algerini in arrivo o in partenza fuggono dall’aeroporto di Fiumicino, usando stratagemmi anche ingegnosi. Ma non era mai successo, secondo la polizia di frontiera, che usassero un metodo così rocambolesco: hanno forzato il portellone dell’aereo, mentre era in movimento per raggiungere la pista di decollo, e sono scappati. È accaduto ieri: tre giovani nordafricani che erano stati respinti dall’Italia sono fuggiti mentre l’aereo diretto ad Istanbul aveva appena lasciato la piazzola di sosta e si stava muovendo per raggiungere la pista di decollo. A quanto riferito i tre, liberatisi delle cinture di sicurezza, si sono alzati di colpo dal proprio posto e hanno aperto il portellone di sicurezza, che a sua volta ha fatto scattare gli scivoli di emergenza. Scendendo da questi i tre algerini sono poi scappati in pochi secondi, di fronte agli occhi esterrefatti dei passeggeri e del personale di bordo. Il comandante per motivi di sicurezza ha subito bloccato l’aereo e fatto dietrofront. La polizia di frontiera è intervenuta nel giro di pochi minuti e ha battuto per ore l’area con pattuglie e un elicottero, non riuscendo però a trovare nessuna traccia dei tre fuggiaschi ancora ricercati. Mentre l’aereo con i restanti passeggeri e gli altri algerini – 18 rimpatriati alla fine – è decollato all’1.40 di stamani. Una scena degna di un film, quasi inverosimile, e che ha scatenato polemiche e reazioni politiche. «Fiumicino, 3 algerini clandestini che dovevano essere espulsi hanno forzato il portellone dell’aereo, e sono scappati a piedi… – ha scritto su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini -. Alfano ridicolo, stai facendo ridere il mondo, e preoccupare gli italiani». «Una cosa del genere può avvenire solo a Renzopoli ed è degna della banda Bassotti», afferma Elvira Savino, deputata di Forza Italia. Allo scalo romano quello delle fughe degli algerini è un vero problema tanto che dallo scorso anno sono spariti da Fiumicino circa 40 algerini e dall’ottobre scorso è stata predisposta nell’area transiti un’apposita sala per gli algerini in transito, presidiata a vista. Sempre da ottobre la polizia ha respinto oltre mille nordafricani, per lo più algerini che tentavano di entrare clandestinamente in Italia. Ma non è semplice prevedere le loro azioni, raccontano gli investigatori. A volte, infatti, sono riusciti a forzare le porte allarmate nell’area transiti dello scalo romano e a fuggire per le campagne a ridosso delle piste. In altre occasioni, forniti di un biglietto di transito, hanno indossato uno dei pettorali catarifrangenti usati dal personale di Fiumicino e una volta scesi dall’aereo sono scappati direttamente dal bus che trasferisce i passeggeri nei terminal. Gli inquirenti sono convinti che dietro questo fenomeno ci sia un’organizzazione internazionale.

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