L’aula boccia la mozione bipartisan contro il nuovo logo di Roma
L’assemblea capitolina mette la parola fine alla polemica sul nuovo logo commerciale di Roma Capitale caratterizzato dalla scritta ‘Roma & Yoù. L’Aula Giulio Cesare ha bocciato una mozione ‘bipartisan’ che chiedeva di ritornare alla versione precedente, cancellando quindi un logo «che danneggia l’immagine di Roma». A votare a favore però due consiglieri del Pd. Il provvedimento era stato presentato dalla consigliera del Partito democratico Daniela Tiburzi e del collega di opposizione di Alleanza popolare nazionale Ignazio Cozzoli Poli. La mozione è stata bocciata con 18 voti contrari, 12 favorevoli e tre astenuti. A votare contro la maggioranza targata Pd-Sel-Lista civica anche se due consiglieri ‘dem’ hanno dato il loro voto favorevole: oltre alla Tiburzi, prima firmataria della mozione, c’è anche Marco Palumbo. Tra gli astenuti la consigliera di Sel Gemma Azuni, Massimo Caprari di Centro Democratico e Riccardo Magi della Lista civica Marino. «Questo logo a mio avviso non dà diritto di dignità a Roma . commenta Tiburzi intervenendo in Aula – e non l’ho mai nascosto. Questo logo ha in realtà creato confusione per gli addetti lavori dell’amministrazione: tanto che il sito ufficiale del Comune di Roma, come anche sul profilo Facebook, non compare il simbolo istituzionale ma quello relazionale con le 5 palle. Roma è la parola italiana più famosa in tutto il mondo, non si può americanizzarla. Roma deve continuarsi a chiamarsi Roma. Non si può chiamare diversamente. La storia è storia. È mio obbligo da consigliera comunale, da cittadina romana difendere la dignità e l’identità di Roma».
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