Abusi su minori, per il legale della casa famiglia Monello mare "sta emergendo un complotto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Abusi su minori, per il legale della casa famiglia Monello mare “sta emergendo un complotto”

Attesa per la decisione del gip di Civitavecchia, Chiara Gallo, sulla revoca degli arresti domiciliari del responsabile della casa famiglia ‘Monello marè di S.Marinella, accusato insieme a quattro suoi collaboratori di abusi e maltrattamenti ai danni degli ospiti minorenni. Struttura che per questo è stata chiusa quattro giorni fa. I cinque indagati sono stati interrogati dal gip lo scorso 14 maggio. «Si tratta di una vicenda surreale – ha detto il legale degli indagati, Vincenzo Dionisi – sta emergendo un vero e proprio complotto contro la casa famiglia e il suo responsabile. I miei assistiti hanno decisamente respinto tutte le accuse». Tutto nasce, spiega all’ANSA, dalla denuncia di due minorenni ospiti del ‘Monello marè, allontanate da questa nel giugno 2014 su iniziativa dello stesso responsabile della struttura, perchè «ritenute pericolose» e come «testimoniano le relazioni inoltrate al tribunale dei minorenni a suo tempo». «Stiamo venendo a conoscenza – sottolinea Dionisi – dalle testimonianze di ex ospiti di fatti gravi ed inquietanti, messi in atto dalle due ragazze, che si configurano come un vero e proprio complotto. Come ad esempio mettere psicofarmaci nel caffè del direttore, tanto che più volte si è dovuto rivolgere ad un medico per malori incomprensibili o ingaggiare una persona per sfregiarlo. Per questo stiamo valutando l’ipotesi difensiva di presentare denunce per fatti gravi». Il video ripreso da una delle ragazze – al centro delle accuse alla casa famiglia – in cui si vede il direttore avere un comportamento risoluto verso una delle ospiti – nascerebbe, secondo il legale, dal fatto che questa aveva preso un coltello e minacciava di farsi male: «Sono stati momenti di emergenza, è evidente che chiunque sarebbe intervenuto per evitare conseguenze gravi. Preciso che si tratta di un video visto e rivisto in comunità e che nessuno, tantomeno il mio assistito, ha mai pensato di eliminare, tanto era in buona fede». Sulla revoca dei domiciliari l’avvocato si dice ottimista: «Sta emergendo il sano lavoro della casa famiglia e del resto tutti i controlli a sorpresa della Asl e del tribunale non avevano mai rilevato niente di illegale».

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