Cinema America, l'Estate romana siamo noi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cinema America, l’Estate romana siamo noi

L’Estate Romana per loro è già iniziata. Arene improvvisate e suggestive, schermi pirata ed estemporanei , film «senza tetto nè legge» in giro per la città: sono i ragazzi dell’ex Cinema America, orfani di una sala ma non di idee, che il loro cartellone estivo -in barba all’assenza di fondi ma non di intraprendenza- l’hanno varato da un pezzo forti di un seguito crescente. Sabato hanno contato 2.000 spettatori per il Rocky Horror Picture Show all’ombra di Castel Sant’Angelo. Tutto a costo zero. Una passione che sta diventando virale. «Di fatto la vera Estate romana siamo noi», dicono. «Siamo cresciuti con l’immaginario dell’Estate Romana di Nicolini, con Massenzio e una Roma del cinema – dice il portavoce Valerio Carocci – ma più passano gli anni più ci rendiamo conto che quel periodo d’oro è finito. A noi ragazzi non resta che una Roma grigia e spenta. Ma noi non ci stiamo. L’amministrazione dovrebbe essere un facilitatore e un fornitore di attrezzature basilari a soggetti in grado di organizzare eventi culturali ma siamo stati abbandonati». A Castel Sant’Angelo, sul Lungotevere e a San Pietro in Vincoli, tanto per citare gli schermi pirata che hanno avuto più successo, il pienone ha visto insieme ragazzi, famiglie e turisti: «L’ultima volta c’era anche una comunità di disabili, siamo stati contentissimi di offrire uno spettacolo anche a loro», dice Carocci. E spiega che «per fare degli eventi belli come i nostri, ormai collaudati, bastano cuscini e un proiettore, che se fosse digitale e fornito dall’amministrazione sarebbe meglio, e una certa fantasia nella scelta dei film». E, in questa opera carsica di promozione culturale, proporranno anche anteprime. Prossimo appuntamento, di cui non si conosce ancora il luogo, è previsto per il 30 maggio: il film sarà un’altra anteprima nazionale, ‘Una storia sbagliatà di Gianluca Maria Tavarelli. «Noi ci siamo- conclude Carocci, che lancia una sfida – Siamo disposti a trasformare Roma in un unico grande cinema all’aperto. Ma l’amministrazione dove sta?».

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