Donna uccisa a Lodi, bloccato il presunto assassino a Fiumicino | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Donna uccisa a Lodi, bloccato il presunto assassino a Fiumicino

In 24 ore i carabinieri del comando provinciale di Lodi hanno braccato il presunto responsabile dell’omicidio di Antonia D’Amico Mazza, Antonella per molti, la donna trovata uccisa dal figlio domenica pomeriggio nella sua abitazione di corso Mazzini a Lodi. Si tratta di un egiziano 38enne che che la donna aveva frequentato e poi denunciato, alla polizia di Lodi nei giorni scorsi, per maltrattamenti. All’uomo, bloccato a Fiumicino, è stato notificato il fermo con l’accusa di omicidio volontario emesso dalla Procura di Lodi sotto la supervisione del procuratore capo della Repubblica Vincenzo Russo. L’uomo aveva già dato in passato, molte volte, generalità diverse in varie occasioni ed era in possesso di un passaporto scaduto. Stava per imbarcarsi per l’estero. È stata, dunque, una corsa contro il tempo quella degli investigatori che temevano proprio questo: di perdere le tracce dell’uomo prima ancora di trovarlo. Tante sarebbero le prove nelle mani degli inquirenti che su un tetto hanno trovato persino i vestiti insanguinati gettati via dall’assassino appena dopo il delitto. E il dna potrebbe essere decisivo. La donna, come detto, aveva frequentato e poi denunciato il 38enne. Forse proprio dopo la denuncia, ipotizzano gli inquirenti, è scattata la rabbia dell’egiziano, segnalato alla polizia come persona violenta. Intanto sono emersi ulteriori particolari sul ritrovamento del cadavere. Antonia era completamente nuda nel suo letto, colpita a morte con due stilettate. Il suo cane le guaiva intorno, come se avesse voluto risvegliarla. Quando sono entrati nell’appartamento, gli inquirenti hanno trovato uno spettacolo raccapricciante: sangue dappertutto, quasi in ogni stanza, compreso il bagno dove, molto probabilmente, l’assassino ha cercato di ripulirsi. Una morte orrenda per una donna che, come raccontano i vicini, era sempre apparsa riservata e dignitosa. Proseguono intanto le ricerche dell’arma del delitto, un ulteriore elemento che potrebbe aiutare gli inquirenti a incastrare l’assassino. Domani mattina i carabinieri del Comando provinciale e il procuratore capo Vincenzo Russo spiegheranno altri dettagli relativi all’omicidio e all’arresto nel corso di una conferenza stampa a Lodi.

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