Uccise un uomo per rapinargli l'anello: condannato a 18 anni l'autore dell'omicidio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Uccise un uomo per rapinargli l’anello: condannato a 18 anni l’autore dell’omicidio

Anche per i giudici d’appello fu Valentin Covalshi (conosciuto con Igor Zaichiv), moldavo di 28 anni, ad uccidere il 16 agosto 2012 il romeno Cristian Vasilica Sau, e a tagliargli quel dito nel quale indossava un piccolo anello d’oro che aveva deciso di rubare. Diciotto anni di reclusione sono stati inflitti all’uomo dalla I Corte d’assise d’appello della capitale. Era il 18 agosto 2012 quando i carabinieri di Aprilia furono contattati da una donna che segnalava la presenza di un cadavere in via dei Cigni. La stessa riferì che era stata la figlia minorenne a vedere il corpo mentre stava andando a prendere l’autobus per Roma. Aggiunse di essersi ricordata che un paio di giorni prima aveva sentito grida di aiuto che sembravano provenire da un uomo che non parlava bene l’italiano; non aveva dato peso al fatto, pensando che si trattasse di un ubriaco. Dopo il ritrovamento del cadavere (identificato in Sau dall’esame delle impronte digitali), furono condotte difficili indagini con l’audizione di numerose persone e l’esame di tabulati telefonici. La vittima era stata colpita con un coltello per ben 14 volte; tre le ferite mortali. Le indagini portarono a sospettare di Covalshi, in casa del quale fu trovato un coltello risultato compatibile con quello che colpì la vittima, nonchè sequestrati degli indumenti e sigarette dai quali fu estratto il Dna, ritenuto compatibile con alcune tracce trovate sui pantaloni indossati dalla vittima. Secondo l’accusa, Sau fu ucciso per rapinarlo di un piccolo anello d’oro con una pietra blu di basso valore. Sottoposto a processo, Covalshi fu condannato a 27 anni e 7 mese di reclusione, con l’esclusione delle aggravanti contestate. Oggi, la sentenza d’appello, con riduzione della condanna a 18 anni, previo il riconoscimento delle attenuanti generiche.

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