Gioco d'azzardo, sabato la marcia Slotmob della Caritas | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Gioco d’azzardo, sabato la marcia Slotmob della Caritas

«Sabato 23 maggio alle ore 10 la Campagna SLOTMOB contro la diffusione del gioco d’azzardo legalizzato, a un anno dal grande evento della Tuscolana, torna a Roma con un nuovo Slotmob in Largo Beltramelli, organizzato insieme a Libera, Croce Rossa, Movimento dei Focolari, ConUnGioco Onlus, Psy Onlus ed Economia:)Felicità e con il patrocinio della Caritas diocesana di Roma. Con una marcia si attraverserà la Tiburtina da Pietralata consegnando degli adesivi ai bar slot-free e si raggiungerà la piazza dove si premieranno con una colazione di massa due bar che hanno rinunciato agli introiti dell’azzardo per un puro gesto di responsabilità. L’evento sarà scandito dagli interventi di alcuni fra i massimi esperti nazionali del settore, dalla musica delle bande popolari e dai giochi, quelli veri, quelli in cui si impara e si gioca insieme. Lo Slotmob ospiterà, inoltre, per la prima volta la compartecipazione di Retake Roma e di DaSud, altre due realtà solide e virtuose dei movimenti civili romani». Così in una nota la Caritas di Roma. «Il governo ha rinunciato ad ascoltare gli appelli delle varie sigle che in questi anni si sono occupate di azzardo e non sembra avere intenzione di intervenire sull’articolo 14 del Decreto sulla Delega Fiscale che si propone un riordino del sistema dell’azzardo in Italia – si legge nel comunicato – Come più volte denunciato questo riordino va contro quanto abbiamo sempre sostenuto fosse il minimo indispensabile per arginare la devastante offerta di azzardo in Italia: non pone limiti seri ed efficaci alla pubblicità e alle sponsorizzazioni delle concessionarie; annulla i regolamenti comunali o regionali che limitano gli orari di apertura e introducono distanze minime dai punti sensibili per nuove sale slot e VLT e ne proibisce di nuovi; rinuncia inoltre a imporre moratorie su nuove concessioni su giochi esistenti o di nuova concezione Le associazioni che sono confluite in Slotmob pretendevano di innalzare il livello di discussione sulla gestione complessiva dell’azzardo e si ritrovano, invece, a contestare con fermezza il governo su dei punti che rappresentano l’intervento minimo di una politica volta a limitare l’offerta e a contrarre il consumo di azzardo in Italia. Nel frattempo il territorio lentamente viene abbandonato al degrado: gli esercizi chiudono e lasciano il posto alle sale e ai mini casinò; la criminalità trova terreno fertile sia nel controllo dell’azzardo sul territorio sia nelle attività collaterali (usura e pizzo fra le tante); il tessuto sociale del territorio si frammenta perché vengono colpite in particolare le fasce di popolazione più deboli e più esposte e si assiste all’alienazione dei giocatori dipendenti e delle loro famiglie. La Tiburtina in particolare è un territorio fortemente colpito da questi fenomeni ed è per queste condizioni che Slotmob ha deciso di partecipare a Non Azzardiamoci, una rete attiva di associazioni e realtà territoriali che si propone di esortare la cittadinanza del Municipio IV a riappropriarsi del proprio territorio e ad affrontare il problema dell’azzardo (anche quello on-line dentro le case) attraverso una giusta informazione sulla situazione attuale e sui rischi ad essa legati, attraverso progetti di prevenzione e cura da lanciare nei quartieri, nelle scuole, nelle parrocchie e nelle realtà associative e soprattutto attraverso la creazione di alternative al tempo speso sulle slot-machine e vlt, sul poker on-line o sulle scommesse».

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