Asili nido, il Tar sospende parte della delibera sulla nuova organizzazione dei servizi scolastici | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Asili nido, il Tar sospende parte della delibera sulla nuova organizzazione dei servizi scolastici

E la decisione interessa anche le scuole materne nelle quali dovrà essere invece rispettato il rapporto numerico educatrici-bambini 1/25 previsto dalla legge»

– Il Tar boccia alcuni provvedimenti sulla scuola contenuti nella riforma unilaterale del contratto decentrato dei dipendenti capitolini. Viene sospeso tra le altre cose l’atto che prevede la mancata sostituzione della prima educatrice assente nelle scuole comunali. Di fatto diverse modifiche all’organizzazione dei servizi educativi comunali, tra cui proprio uno riguardante la sostituzione delle insegnanti assenti, erano già state concordate con i sindacati nell’intesa raggiunta metà maggio. Ora – con una spinta in più – verranno formalizzate dalla giunta capitolina lunedì prossimo. Il Tar del Lazio accoglie le richieste dai genitori del ‘Gruppo Zero-Seì, una ‘retè nata lo scorso gennaio per contrastare proprio i nuovi modelli organizzativi decisi dall’amministrazione capitolina. Per i ricorrenti, la parte della delibera comunale adesso sospesa avrebbe reso «il nido un posto insicuro nel quale risulta impossibile attuare un progetto educativo di qualità. E la decisione interessa anche le scuole materne nelle quali dovrà essere invece rispettato il rapporto numerico educatrici-bambini 1/25 previsto dalla legge». «La sentenza riguarda un modello organizzativo superato nei fatti, – sottolinea l’assessore alla Scuola Paolo Masini – inoltre il Tar non scende in valutazioni quantitative sul rapporto educatore bambino, rapporto che nel quadro della legge regionale Roma Capitale ha sempre rispettato e continuerà a rispettare con la nuova organizzazione (ovvero prevedendo 1 educatrice ogni 7 bambini, ndr)». «Le motivazione con cui il Tar del Lazio ha accolto le richieste dell’associazione dei genitori conferma i dubbi di legittimità dell’applicazione del riordino, previsto nell’atto unilaterale, che sono stati alla base della proclamazione dello sciopero indetto per il 27 maggio da Cgil e Cisl. – sottolineano dalle Funzioni Pubbliche dei due sindacati – Su nostra sollecitazione, l’amministrazione si è impegnata a portare in giunta una delibera per l’applicazione dell’intesa, che garantisce proprio quanto stabilito dalle norme. È già passata una settimana dalla sottoscrizione dell’intesa, oggi il Tar si è espresso in modo inequivocabile, non ci sono motivi per attendere oltre. Revocheremo lo sciopero previsto per il 27 maggio solo se sarà ripristinata la legalità nei servizi all’infanzia di Roma Capitale». «La bocciatura da parte del Tar dei provvedimenti della giunta Marino sull’equilibrio tra numero di alunni e maestre è l’ennesimo errore da penna blu della sinistra sulla scuola», tuona dall’opposizione Dario Rossin (FI). Mentre dal Campidoglio, Masini e il vicesindaco Luigi Nieri garantiscono che «la delibera contenente le modifiche al nuovo impianto organizzativo dei servizi educativi e scolastici di Roma Capitale – scaturite dalla condivisione dell’amministrazione con i sindacati – sarà all’ordine del giorno della giunta di lunedì 25 maggio».

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