Dopo Auschwitz e le Foibe il viaggio della memoria sbarca a Lampedusa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Dopo Auschwitz e le Foibe il viaggio della memoria sbarca a Lampedusa

Dopo Auschwitz e le Foibe il ‘Viaggio della memorià del Campidoglio si sposta a Lampedusa. Per toccare con mano il dramma del Mediterraneo e non dimenticare la tragedia dei migranti che fuggono dalle loro terre in cerca di una speranza. Speranza che molto spesso riposa con loro nel fondo del mare. «Le tragedie che abbiamo vissuto nel Novecento nel nostro continente, oggi le vediamo sulle nostre coste» dice il sindaco di Roma Ignazio Marino mentre partecipa all’evento conclusivo del ‘Viaggio del Ricordò alle foibe fatto lo scorso aprile dagli studenti dei licei romani. Il primo cittadino parla ai ragazzi subito dopo l’annuncio del presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele che si è detto disponibile a finanziare un viaggio della memoria a Lampedusa. «È importante quindi che la riflessione sul secolo passato sia congiunta con quella contemporanea – continua Marino – perchè a noi che abbiamo la democrazia e la libertà ci sembrano mondi lontani che guardiamo in televisione ma purtroppo queste persone, con le loro storie, giungendo nel nostro Paese ci testimoniano l’attualità di questi drammi». Un’ipotesi è quella di organizzare il viaggio a Lampedusa in occasione del prossimo anniversario, il 3 ottobre, del naufragio in cui nel 2013 morirono 366 persone. Il progetto lanciato dalla Capitale non dispiace al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che plaude all’iniziativa: «Accogliere gli studenti romani per un percorso di approfondimento sul dramma dei migranti e dei problemi dei luoghi di confine rappresenta per noi anche la straordinaria opportunità di candidare le Pelagie come meta privilegiata del turismo scolastico – commenta – Lampedusa è oggi al centro dell’Italia e dell’Europa, la consapevolezza e la presa di coscienza dell’importanza di questo luogo passa anche attraverso la formazione delle nuove generazioni». «L’idea di portare gli studenti a Lampedusa l’abbiamo lanciata durante il viaggio alle foibe – spiega l’assessore alla Scuola di Roma Capitale con delega alla Memoria Paolo Masini – Ci auguriamo di riuscire a fare il viaggio nella prossima primavera. Vogliamo gli anticorpi giusti e tradurre il rispetto della dignità umana ai giorni nostri. Nel Mediterraneo si sta vivendo un dramma tremendo ed è giusto andare li». Oggi Marino ha incontrato gli studenti dei licei romani che hanno partecipato, lo scorso aprile, al ‘Viaggio del Ricordò nei luoghi delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Una mattinata tra racconti, letture e interventi dei ragazzi per raccontare la tre giorni in Friuli Venezia Giulia e Croazia: un viaggio per vedere da vicino l’orrore delle foibe e le tragedie del confine orientale italiano. «La memoria e la formazione dei nostri cittadini più giovani è importante – chiosa il sindaco-chirurgo – e credo sia uno dei compiti che la città deve svolgere. Sono sicuro che ogni studente sarà un ambasciatore di pace nella propria scuola». All’iniziativa ha partecipato anche il cantante Simone Cristicchi, autore insieme a Jan Bernas dello spettacolo ‘Magazzino 18’. Il magazzino 18 è un edifico realmente esistente nel porto vecchio di Trieste, dove furono portati e custoditi mobili e masserizie dei 350 mila esuli istriani, mai recuperati dai proprietari per oltre sessant’anni.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login