Colleferro, Zingaretti visita l'ospedale: "Potenziata l'oculistica". Ma i cittadini contestano il governatore | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Colleferro, Zingaretti visita l’ospedale: “Potenziata l’oculistica”. Ma i cittadini contestano il governatore

Visita istituzionale questa mattina per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nei locali dell’ospedale Leopoldo Parodi Delfino di Colleferro, recentemente potenziato nei reparti di Terapia Intensiva e di Oculistica. Tramite Decreto commissariale, infatti, la Regione ha autorizzato la struttura della Asl Roma G ad effettuare prestazione di iniezione intravitreale, rimozione del cristallino impiantato e inserzione secondaria di protesi di cristallino intraoculare; la Terapia intensiva, invece, è stata dotata di 4 posti letto in più. Gli interventi hanno avuto un costo complessivo di 750 mila euro. Presente alla visita anche il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. Presto, è stato anticipato, il Comune di Colleferro sarà dotato anche di un sito al servizio dell’elisoccorso regionale. L’area individuata per questo scopo è un campo sportivo in sintetico illuminato che, in base alla legge regionale e al regolamento europeo, può funzionare anche da base per atterraggio e decollo delle eliambulanze 118. Nei prossimi giorni sono in programma, dunque, una verifica dei tecnici e un sopralluogo da parte dell’Enac. «Colleferro risorgerà – ha assicurato Zingaretti – sia perchè ora possiamo tornare a investire sia perché l’ospedale é stato inserito nelle reti di cura territoriali. Ci saranno 30 posti letto in più, e l’ospedale è stato inserito nella rete ictus regionale grazie anche alla telemedicina, in collegamento con il ‘Gemellì. Entro poche settimane – ha annunciato – apriremo anche gli altri quattro piani». Riguardo alla Maternità, «ad ottobre ci saranno le verifiche degli atti aziendali, ma sia su Maternita che su chirurgia toracica, ci sono delle leggi dello Stato, sostenute da prove scientifiche: operarsi e far nascere bambini in reparti dove é troppo basso il numero di interventi é pericoloso. Non c’é da parte mia intenzione di destrutturare, ma non terrò aperti reparti dove si entra per curarsi e si rischia di morire. Questo è un principio etico che non vale una preferenza elettorale. Penso sia giusto che ai cittadini di Colleferro venga fatto un discorso di verità – ha concluso – È vero che alle nostre spalle ci sono anni di sofferenza, demolizione e chiusure. Ma è cosí perchè c’è stato un commissariamento imposto otto anni fa. Ora, però, l’obiettivo è disavanzo zero entro dicembre 2015, e verità é anche dire che questa fase sta chiudendo perché i conti sono in ordine. Questa é la prima delle visite che non si fanno più per chiudere, ma per aprire e dare speranza». All’ingresso in ospedale, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, è stato accolto da un coro di protesta: «Buffone! L’ospedale non si tocca». Un gruppo di cittadini ha portato con sé numerosi cartelli e uno striscione: «Zingaretti giù le mani dall’ospedale»; «L’ospedale con meno reparti, questo è un insulto alla città»; «L’atto aziendale penalizza l’ospedale di Colleferro»; «Terapia intensiva senza trasfusionale ed analisi è una presa in giro». Una parte di manifestanti è guidata dal candidato sindaco del centrodestra e liste civiche Silvano Moffa, un’altra è rappresentata dal candidato M5s Aldo Barbona. I due si sfideranno alle elezioni amministrative 2015. Abbiamo aspettato Zingaretti qui fuori «per dirgli che sta inaugurando una rianimazione senza centro trasfusionale, che è stato trasferito a Tivoli, così come una parte del laboratorio di analisi – ha detto Barbona – Non ci sono sacche di sangue a sufficienza per interventi anche di una certa gravità, non ci sembra che questa struttura sia funzionale alla richiesta degli interventi». Gli fa eco Miriam Palombo del M5s: «Non noi contestiamo il potenziamento di Terapia intensiva e di Oculistica, ma non vogliamo sia solo una manovra strumentale in vista delle elezioni». Inoltre, «Radiologia è aperta solo fino alle 20, dopodiché non abbiamo più il medico e chi deve fare una tac o una ecografia deve andare a Tivoli. Oltretutto, vogliono chiudere e trasferire a Palestrina i reparti di ginecologia, ostetricia e pediatria. Ben venga l’inaugurazione, dunque, ma va portata avanti una ristrutturazione completa». Per Zingaretti si tratta di proteste «dettate, mi sembra, più dalla campagna elettorale che non da una contestazione rispetto al fatto che oggi inauguriamo reparti e annunciamo uno sviluppo. Anche perché – ha concluso – molti di loro non li vedevo in piazza quando gli ospedali venivano chiusi».

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