Sclerosi Multipla modello di cura per le patologie croniche ad alta complessità | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Sclerosi Multipla modello di cura per le patologie croniche ad alta complessità

sclerosiTaglio del nastro per i risultati del lavoro dell’MSMLab, Multiple Sclerosis Management Lab – nato nel 2013 dalla collaborazione tra SDA Bocconi School of Management e Biogen Italia. Obiettivo: promuovere iniziative di ricerca su temi di management per la sclerosi multipla e di creare occasioni di dibattito e confronto tra neurologi, farmacisti, direttori di aziende sanitarie e referenti delle istituzioni (dalle società scientifiche al Ministero della Salute) sulle modalità di presa in carico della patologia.

Il prodotto di questo lavoro è la pubblicazione del nuovo Annuario ‘Innovazione nel management della sclerosi multipla’ che ha visto  direttori generali e sanitari, farmacisti ospedalieri e neurologi esperti di sclerosi multipla lavorare insieme nei workshop del MSMLab.

“La sfida è quella di riuscire a garantire in tutte le realtà del Paese gli standard di cura più alti nonostante i tagli alla spesa pubblica” spiega Leandro Provinciali, Presidente della Società Italiana di Neurologia. “Un elemento distintivo del MSMLab è la possibilità di discutere sia le caratteristiche gestionali della malattia, sia le problematicità cliniche a garanzia della salute del paziente. La possibilità di discussione che si realizza tra i diversi operatori è un arricchimento culturale e strategico fondamentale. L’obiettivo è ricercare approcci di cura sempre più efficaci, soprattutto considerando il fatto che spesso si tratta di pazienti giovani e con una prospettiva di malattia di decenni e con disabilità in molti casi. Per questo le problematiche sono molteplici e coinvolgono diversi settori della medicina, che però hanno bisogno di un filo continuo e diretto di coordinamento. Questo è un elemento importante che vede il neurologo come maggiore competente della filiera assistenziale perché conosce la prognosi della malattia e i bisogni del paziente”.

“L’obiettivo del progetto MSMLab per tutti i protagonisti della cura è quello di cercare un modello di presa in carico del paziente affetto da sclerosimultipla” prosegue Maria Giovanna Marrosu a capo del Gruppo di Studio sulla SM della SIN. “Una situazione complessa, perché passa attraverso varie fasi, dall’acuzie alla cronicità e pone così sfide diverse in un periodo di tempo molto lungo. Il modello ipotizzato durante i lavori del MSMLab potrebbe costituire un approccio emblematico anche per altre malattie croniche del sistema nervoso centrale che oggi rappresentano una sfida impegnativa per la Sanità pubblica italiana.

Un modello per altre patologie croniche ad alta complessità – Considerate le sue caratteristiche (la giovane età di esordio, la complessa cronicità, la progressione della malattia con gradi variabili di disabilità), la SM rappresenta il paradigma delle patologie croniche ad alta complessità. All’interno del laboratorio MSMLab sono state analizzate e discusse le  diverse soluzioni locali  sulla gestione della SM, la messa a punto di processi più efficienti e di procedure che ne fanno un modello ideale per il trattamento di altre patologie croniche come diabete o BPCO.

“Al MSMLab abbiamo la possibilità di mettere a confronto le diverse prospettive di tutti i protagonisti della cura nella gestione della cronicità complessa, quella ad alta complessità clinica” racconta Federico Lega SDA Professor di Public Management and Policy. “Nel futuro del Sistema Sanitario, senza la capacità di affrontare queste sfide, difficilmente avremo un sistema sostenibile capace di garantire la qualità delle cure a l’accessibilità a tutti i cittadini italiani. Al laboratorio abbiamo la possibilità di gestire nel tempo le relazioni tra direzione sanitaria e clinici e di vedere nel tempo le sperimentazioni sul campo. Un percorso che si sta sviluppando insieme ai protagonisti, all’interno del quale la sostenibilità è al centro dell’attenzione insieme anche alle istanze che i clinici portano nel discorso, come la qualità delle cure e l’attenzione alla persona. Si tratta di un binomio vincente: da un lato c’è la direzione aziendale che guarda alla dimensione dei costi e alla sostenibilità come una priorità ineludibile, ma dall’altro ci sono i clinici che riportano l’attenzione sulla qualità dell’assistenza e l’appropriatezza delle cure”.

 

 

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login