Bambini, scuola e gelato: squadra che vince non si cambia | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bambini, scuola e gelato: squadra che vince non si cambia

Spegne trenta candeline la manifestazione "Gelato a Primavera", ideata dall'Associazione Italiana Gelatieri a Roma e in varie città d'Italia per la promozione del gelato artigianale italiano. Un cono gratis presentando le cartoline distribuite nelle scuole della città

gelato_bimbiHa trent’anni e non li dimostra. Parliamo della manifestazione “Gelato a Primavera”, ideata e organizzata dall’Associazione Italiana Gelatieri, nata nel (lontano?) 1986, esattamente il 21 marzo, giorno dell’equinozio di Primavera. Sono trent‘anni che i bambini, nell’ultima settimana di maggio, possono ritirare nella loro scuola l’apposita cartolina con la quale recarsi in una delle tante gelaterie romane che aderiscono all’iniziativa per gustare un cono gelato gratuito. Quest’anno i giorni utili sono quelli che vanno dal 25 maggio al 2 giugno.

E pensare che siamo nell’epoca del “preferisco l’happy meal alla pizza”, per citare la pubblicità che ha creato tanto scandalo lo scorso mese, proponendo la scenetta del bambino che alla tonda bontà napoletana preferisce il panino preconfezionato e standardizzato della nota catena di fast food americana.

Ma non è sempre così: gli italiani amano ancora (e difendono) i prodotti tipici, genuini e artigianali come il gelato.

Sarà per questo che “Gelato a Primavera”, iniziativa nata per sponsorizzare il gelato artigianale e difenderlo dagli “attacchi” che venivano dalle pubblicità dei prodotti confezionati delle multinazionali, che proprio negli anno Ottanta spiccavano il volo, continua ad avere successo. Le modalità sono immutate dal 1986: una semplice cartolina con i quadretti e la scritta in corsivo, stile prima elementare, la gelateria vicino alla scuola e il cono gelato, rigorosamente artigianale, da gustare con i compagni e con i genitori.

L’intuizione del presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri Alberto Pica non ha avuto bisogno di correttivi per mantenere costante il successo negli anni, registrando l’adesione non solo delle gelaterie romane, ma anche di molti altri gelatieri sparsi per l’Italia. Come a Torino, dove lo scorso 21 marzo si è svolta l’iniziativa con molti degli stessi partecipanti del 1986.

Raccontando l’incontro con il grafico che diede vita alla sua idea, il presidente Pica ha spiegato: “A quei tempi non c’erano i computer e il grafico fece tutto a mano, ma non ci fu bisogno di altro. Così partì la nostra avventura e pochi avrebbero creduto che potesse arrivare a compiere trent‘anni”.

La bontà della manifestazione ha permesso che non mancasse mai il sostegno delle istituzioni, confermato anche per l’edizione 2015 sia con il patrocinio dell’Assessorato a Roma Produttiva, concesso dall’assessore Marta Leonori, che dell’Assessorato alla Scuola, nella persona di Masini.

Inoltre, con lo slogan di quest’anno “E’ buono e dona un sorriso” l’Associazione Italiana Gelatieri dà il via alla collaborazione con l’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, onlus che sostiene la ricerca per la cura dei tumori infantili.

 

gelato_2Qualità e innovazione premiano la capitale
Consumi in crescita anche nell’anno nero

Se le previsioni meteo e quelle degli indicatori macroeconomici non ingannano, l’estate 2015 sembra  destinata a passare alla storia come una delle più calde degli ultimi trent’anni e come quella della tanto attesa ripresa economica. Di pari passo, sembra destinata a segnare la rivincita di un’eccellenza della gastronomia Made in Italy come il gelato artigianale. Mentre Roma sembra dal canto suo destinata a confermarsi come la “capitale” del gelato artigianale.

Sono i dati a conferire questo saporitissimo primato alla città eterna. Infatti, l’estate del 2014, fresca e piovosa, con gli italiani attanagliati da una lunga e sfiancante crisi economica, ha fatto registrare un calo del 4 per cento nel consumo di coni e coppette. Di pari passo, circa 2000 gelaterie hanno chiuso i battenti su tutto il territorio nazionale. Ovunque, tranne che a Roma. Nella capitale, infatti, il numero delle gelaterie è cresciuto lo scorso anno tra l’8 e il 10 per cento e il consumo di gelati si è mantenuto decisamente stabile, facendo anzi registrare in qualche caso incrementi nell’ordine del 3 per cento circa. Come spiegare questo fenomeno in controtendenza rispetto al dato nazionale? A farlo è Claudio Pica, vice presidente Fiepet Confesercenti, che già lo scorso anno diagnosticava con precisione le ragioni del successo del gelato e delle gelaterie dell’Urbe: “Vanno bene solo le gelaterie che hanno ammodernato l’attività e investito sulla qualità. Il buon gelato artigianale si conferma un prodotto d’eccellenza del Made in Italy”. Insomma, un primato tutto romano, che i maestri gelatai capitolini sembrano intenzionati a difendere a denti stretti.

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