I "Pezzi di Vita" di Enrico Ruggeri raccontati tra le righe del Pentagramma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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I “Pezzi di Vita” di Enrico Ruggeri raccontati tra le righe del Pentagramma

enrico_ruggeriSi è svolto lo scorso 25 maggio, presso l’Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli) il concerto del cantautore milanese Enrico Ruggeri intitolato “Pezzi di Vita”. L’Artista ha voluto raccontare in un’unica data ai suoi fan romani, il proprio percorso musicale a partire dalla fine degli anni ’70 fino ai giorni nostri, con una particolare attenzione all’arco temporale 1980-1985. Ruggeri, è salito sul palco accolto da un applauso calorosissimo dei presenti. La sala, pur non essendo stata del tutto riempita (probabilmente anche per il derby capitolino) non ha però disatteso le aspettative del cantante che tra una nota e l’altra “scrutava” la situazione con un’aria di finta severità e reale simpatia. Molti i brani proposti che hanno segnato un’epoca: si va da “La giostra della memoria” a “Il futuro è un’ipotesi”, da “Contessa” a “Polvere” passando per le famosissime “Quello che le donne non dicono” e “Il mare d’inverno”. E poi ancora “Peter Pan” e “Mistero” (con la quale si è concluso l’appuntamento canoro). Ma Enrico Ruggeri non è rimasto legato solo ed unicamente al passato: ha infatti proposto degli inediti del suo nuovo album che dà il nome al tour. Come spesso avviene, il protagonista della serata si è cimentato in duetti con amici/colleghi di “vecchia data”. Sono stati invitati a salire sul palco il jazzista Stefano Di Battista, l’attore/doppiatore Francesco Pannofino e la collega che forse più di chiunque altro è legata professionalmente al cantautore, Fiorella Mannoia. Il pubblico ha così assistito ad una interpretazione “jazz” del musicista Di Battista che ha suonato insieme alla Band di Ruggeri un paio dei suoi brani; Francesco Pannofino invece ha duettato con il padrone di casa in modo ironico ma dimostrando a pieno la sua poliedricità. Con Fiorella Mannoia c’è stata un’esibizione classica ma ricchissima di emozione. Infatti i tre brani interpretati ossia “I dubbi dell’Amore”, “La giostra della memoria” e “Quello che le donne non dicono” hanno coinvolto tutti i presenti che a squarciagola si sono fatti sentire parte integrante del momento. Un applauso va anche ai musicisti che accompagnano Ruggeri nei suoi tour: Fabrizio Palermo (Basso e Tastiera), Marco “nano” Orsi (Batteria), Francesco Luppi (Tastiere) e non poteva mancare lo storico chitarrista col quale Enrico Ruggeri ha scritto molte delle sue più belle canzoni, Luigi Schiavone. In prima fila seduti ad ascoltare il loro beniamino c’erano dei ragazzi disabili che “Sensei” Ruggeri (come venne ribattezzato ad X Factor da Francesco Facchinetti) ha salutato sia all’apertura, sia in chiusura tra le note di “Mistero”, brano con cui vinse per la seconda volta il Festival di Sanremo nel 1993. Ma i fan del cantautore non si sono accontentati di stringergli la mano da sotto il palco. I più “sfegatati” e “pazienti” lo hanno atteso all’uscita del Parco della Musica e lì hanno avuto modo di scambiare quattro chiacchiere, farsi foto ed autografi. Insieme a lui anche Francesco Pannofino che ha dimostrato altrettanta simpatia e disponibilità. Insomma una serata veramente all’insegna della buona e bella musica che un grande Artista ha saputo donare al suo pubblico. Stefano Boeris

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