La sfortuna di Roma quando è orfana di Marino | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La sfortuna di Roma quando è orfana di Marino

– I viaggi all’estero del sindaco Ignazio Marino sembrano non portare fortuna alla città di Roma. Proteste clamorose, nubifragi con disagi fuori dall’ordinario, esplosioni di intolleranza nei confronti degli immigrati in periferia e questa volta la sfortuna ha addirittura raddoppiato: ieri pomeriggio molti quartieri della Capitale sono stati colpiti da una violento nubifragio, con tanto di grandinata, che ha costretto tanti automobilisti ad attraversare – come a Ponte Milvio – veri e propri fiumi d’acqua. In più utenti degli autobus hanno viaggiato con autobus allagati. Ma a sera è arrivata la vera tragedia: un’auto non si ferma all’alt e per scappare investe 9 persone con un bilancio di una donna filippina di 44 anni morta, ed otto feriti, di cui tre gravi. La sfortuna ‘capitalè legata ai movimenti fuori città del sindaco Marino, si è palesata la prima volta a novembre del 2014, mentre lui era Londra sono infatti esplose le proteste a Tor Sapienza con gli abitanti in rivolta contro gli immigrati, ospiti di un centro di accoglienza. Ai primi di gennaio, dopo la notte di Capodanno «assenteista» dei vigili urbani e le conseguenti polemiche e mentre contemporaneamente montava sempre più la protesta dei dipendenti capitolini contro il contratto decentrato deciso dalla Giunta Capitolina, il sindaco Marino era a Boston da alcuni amici. Ed alcuni avversari politici lo paragonarono a Schettino che abbandona la nave-Roma in difficoltà. L’ultima trasferta di Marino è ancora una volta negli States, dove a Philadelphia mercoledì ha ricevuto una laurea honoris causa in Scienze dal Sidney Kimmel Medical College della Thomas Jefferson University. Proprio mentre Roma viveva il suo mercoledì nero, tra pioggia, grandine, traffico in tilt, allagamenti, un investimento mortale, una caccia all’uomo, e rigurgiti di razzismo contro i campi nomadi.

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