Incendio Fiumicino, rischio per la salute: operatività all'80% | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Incendio Fiumicino, rischio per la salute: operatività all’80%

– Dati positivi ma ancora non definitivi sulla salubrità dell’aria all’aeroporto di Fiumicino dopo il rogo del 7 maggio. Dati però abbastanza rassicuranti da spingere Enac a non accogliere l’invito di Adr ad abbassare l’operatività dello scalo romano dall’80 al 60%. Intanto circa 250 lavoratori hanno accusato, secondo la Cgil, malesseri e per loro «sono stati disposti dai medici alcuni giorni di riposo». Allo scalo romano la situazione sembra non normalizzarsi anche se i risultati dei primi rilievi dell’Agenzia regionale protezione ambiente diffusi dall’Asl «non suggeriscono un significativo incremento del rischio sanitario» per i lavoratori nelle aree agibili dello scalo. I dati della Asl, rilevati dall’Arpa e supervisionati dall’Istituto Superiore di Sanità, sono confortanti seppure parziali. I «primi 4 giorni di monitoraggio» effettuati dall’Azienda salitaria locale relativamente alla presenza di PM10 e diossine «non suggeriscono – spiegano dall’Asl – un significativo incremento di rischio sanitario limitatamente al breve periodo considerato». «Per gli inquinanti considerati le concentrazioni riscontrate sono in linea con quelle normalmente misurate in aria urbana – si spiega ancora – In ogni caso si segnala la necessità di proseguire le attività di monitoraggio dell’aria». L’Asl inoltre, «nell’attesa di acquisire ulteriori risultanze analitiche», suggerisce «di adottare, in via precauzionale, tutte le misure di protezione per la salute pubblica». Per Adr una situazione ancora incerta tanto da chiedere una diminuzione dell’operatività anche in considerazione «delle gravi preoccupazioni da parte dei lavoratori aeroportuali riguardanti la salubrità dei luoghi di lavoro dovute alla mancata comunicazione da parte delle Autorità competenti delle analisi comprovanti il relativo stato della struttura aeroportuale» dopo l’incendio. Ma Enac è di diverso avviso. In ogni caso i monitoraggi continuano: verrà avviata una attività sia ‘indoor che outdoor’ nella prossima settimana. Il monitoraggio verrà esteso anche ad altri inquinanti e ad altre aree potenzialmente interessate «dai postumi dell’incendio». E l’Arpa precisa che i controlli sono costanti ed effettuati tramite strumentazioni «installate già il 12 maggio». Intanto oggi nello scalo romano sono stati posizionati otto rilevatori al terminal 3, nei pressi di alcune postazioni di banchi informazione passeggeri e check-in di Alitalia per monitorare la qualità dell’aria «e per la qualità dei propri dipendenti».

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