Roma, Garcia in pressing sulla società: "La Juve è più forte, serve chiarezza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia in pressing sulla società: “La Juve è più forte, serve chiarezza”

«La Juventus è irraggiungibile, fuori concorso. Noi siamo i primi del ‘nostrò campionato». Rudi Garcia ha atteso la vigilia dell’ultima, ininfluente, partita di campionato col Palermo per fare il bilancio della stagione, e soprattutto per ridimensionare la Roma. Una disamina, quella del francese, che incalza Pallotta con cui giovedì a Londra si incontrerà in un vertice per programmare il futuro. Sempre che le parole del tecnico non nascondano in realtà una ‘exit strategy’ per salutare Trigoria con tre anni d’anticipo rispetto alla scadenza del contratto nel caso in cui non dovesse uscire soddisfatto dal faccia a faccia col presidente. Di certo, Garcia è stato molto chiaro nel sottolineare la netta superiorità della Vecchia Signora: «Ha l’abitudine a vincere, ha una potenza economica, sportiva, psicologica molto più importante della nostra. E il prossimo anno il gap sarà ancora superiore, perchè hanno preso tanti soldi dalla Champions arrivando in finale, perchè sono gli unici ad avere uno stadio di proprietà, e perchè noi saremo costretti a rispettare il fair-play finanziario». Insomma, meglio mettersi l’anima in pace, anche se «un incidente statistico può succedere». Eppure proprio lui dopo il ko di Torino aveva infiammato la tifoseria («Questa gara mi ha fatto capire che siamo più forti di loro e che vinceremo lo scudetto»), salvo poi rimangiarsi tutto a 90′ dal rompete le righe: «Non abbiamo mai detto di avere un obiettivo diverso dalla qualificazione alla Champions, ma visto il campionato dell’anno precedente tutti hanno fatto della Roma una candidata allo scudetto. La stagione ha dimostrato che questa ‘divisà è troppo grande per noi». «Non serve illudere la gente: c’è una grande differenza tra obiettivi e ambizioni – aggiunge -. E gli obiettivi devono andare d’accordo coi mezzi del club, quindi per il momento la logica portava a dire ‘raggiungiamo la Champions’, anche se questo secondo posto non è scontato visto che siamo solo la 5/a potenza economica in Italia». Il discorso di Garcia batte più volte sul tasto finanziario: per competere davvero, per riuscire a vincere servono investimenti sul mercato. E l’unica a poterli garantire è la proprietà. «Stiamo lavorando, e giovedì c’è un appuntamento importante con Pallotta a Londra – annuncia -. Dopo avremo più parametri sulla stagione prossima. Ma da quando sono arrivato le cose sono state chiare: noi abbiamo bisogno di vendere prima di comprare. Penso che sarà ancora così, ma su questo punto solo il presidente e i dirigenti possono dare certezze. Se la prossima stagione sarà vincente? Questa è una domanda per il presidente». «Non sto mandando nessun messaggio alla società, questi sono solo fatti. Non mi è stato promesso niente, io sono sotto contratto, sto lavorando per l’anno prossimo e dopo l’incontro di giovedì con Pallotta avrò più parametri in vista della stagione – conclude quindi Garcia -. Bisogna essere chiari sulle nostre possibilità: spero saranno immense in futuro, ma non penso e non mi sembra per il prossimo anno, vediamo che dice il presidente. Sapendo che il primo degli ambiziosi sono io, altrimenti non sarò qua con la divisa dell’allenatore della Roma».

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