Incidente Roma, il padre e il 17enne alla guida indagati per omicidio. Il legale: "Fuga per paura" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Incidente Roma, il padre e il 17enne alla guida indagati per omicidio. Il legale: “Fuga per paura”

L'avvocato Carola Gugliotta attacca i media: "Attenzione scatenata dall'etnia", la giovane rom attrice nel film La fuga. Sabato i funerali della vittima: sarà presente il fratello

La Procura di Roma contesta il reato di concorso in omicidio anche a Bahto H., il padre dei due ragazzi, di cui uno minorenne, fermati per l’incidente avvenuto mercoledì scorso a Roma in cui è morta una donna e altre otto persone sono rimaste ferite. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di chiarire se l’uomo fosse, quindi, anche lui a bordo dell’auto che ha travolto la donna filippina a Boccea. Non è escluso che verranno presto svolti gli esami tecnici per chiarire questo aspetto.

Convalidato il fermo per il 17enne accusato di concorso in omicidio volontario insieme al fratello 19enne e alla moglie di 17 anni per l’incidente avvenuto mercoledì scorso a Boccea dove è morta una donna e altre otto persone sono rimaste ferite. Il minore è stato fermato lunedì insieme al fratello ed è considerato dagli investigatori della squadra Mobile colui che era alla guida dalla Lancia Lybra. L’atto istruttorio si svolge nel centro di prima accoglienza minorile via Virginia Agnelli e vi predono parte il legale del ragazzo, l’avvocato Antonio Gugliotta, la madre, il pm Romano e il Gip Manfredonia.  «Per Maddalena abbiamo presentato istanza di riesame al tribunale della libertà, le possibilità che torni libera non sono molte, considerando l’attenzione mediatica su questo caso, ma se la nostra richiesta dovesse essere accolta, potrebbe tornare in libertà durante la prossima settimana. Noi ovviamente difendiamo il diritto, non il delitto». Così, lo riferisce una nota, l’avvocato Carola Gugliotta, legale di Maddalena, 17 anni, e Samuel, 19 anni, i due rom che erano nell’auto che mercoledì scorso ha causato il tragico incidente a Via Battistini a Roma, è intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. «L’imputazione che formula la procura è quella di concorso in omicidio volontario, ovviamente ci sarebbe rispetto alla pena massima lo sconto di un terzo previsto per la minore età – aggiunge – Tuttavia mi auguro che nel corso del procedimento questa imputazione venga modificata perché laddove si ritiene che si tratti di omicidio volontario dobbiamo ritenere la volontarietà del passeggero nel sedile posteriore di determinare un incidente che di fatto è stato causato soltanto dal guidatore della vettura». «Stando a quanto riferito fino a questo momento risulta che sia Maddalena che Samuel fossero sul sedile posteriore della vettura. Ovviamente questo è ancora al vaglio degli inquirenti. Con Samuel non ho potuto parlare, per ora c’è un divieto di colloquio col difensore imposto dalla procura, ho parlato solo con Maddalena che conferma quanto dichiarato dal suocero, anche lui indagato: loro riferiscono che in macchina in totale erano in quattro, non ci sarebbe una quinta persona». Così, lo riferisce una nota, l’avvocato Carola Gugliotta, legale di Maddalena, 17 anni, e Samuel, 19 anni, i due rom che erano nell’auto che mercoledì scorso ha causato il tragico incidente a Via Battistini a Roma, è intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

«Non sta bene, l’incidente l’ha sconvolta. Lei è molto turbata, la vettura non la guidava lei, quindi salvo la responsabilità che le si vuole attribuire nel procedimento penale non si può sminuire l’impatto che un episodio come questo può avere su una ragazza di diciassette anni». Così, lo riferisce una nota, l’avvocato Carola Gugliotta, legale di Maddalena, 17 anni, e Samuel, 19 anni, i due rom che erano nell’auto che mercoledì scorso ha causato il tragico incidente a Via Battistini a Roma, è intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. «Questa mattina c’è la convalida dell’arresto del minore che sembra guidasse la macchina – aggiunge – Il mio assistito, Samuel, è in attesa della fissazione dell’udienza di convalida. Per Maddalena abbiamo presentato istanza di riesame al tribunale della libertà. Dovesse il tribunale accogliere il nostro ricorso, ma le possibilità non sono tante, potrebbe tornare libera nella prossima settimana».«Il comune parte civile? La scelta era quasi obbligata, ovviamente questi signori sono nullatenenti e quindi non credo che sarà possibile arrivare a un risarcimento di natura economica». Così, lo riferisce una nota, l’avvocato Carola Gugliotta, legale di Maddalena, 17 anni, e Samuel, 19 anni, i due rom che erano nell’auto che mercoledì scorso ha causato il tragico incidente a Via Battistini a Roma, è intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. – L’etnia di appartenenza dei due ragazzi rischia di influire sul processo? «Un caso come questo deve destare sicuramente allarme sociale, noi difendiamo il diritto, non il delitto. Sicuramente l’etnia di appartenenza influisce sull’attenzione mediatica che può avere questo caso, sarebbe sciocco non sottolinearlo. La grande attenzione è data soprattutto dall’etnia di appartenenza di questi ragazzi. Certamente, comunque, non nella formulazione del capo d’accusa». Così, lo riferisce una nota, l’avvocato Carola Gugliotta, legale di Maddalena, 17 anni, e Samuel, 19 anni, i due rom che erano nell’auto che mercoledì scorso ha causato il tragico incidente a Via Battistini a Roma, intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.Il mio assistito si è spaventato e non si è fermato all’alt perché in una circostanza precedente era stato picchiato dalla polizia e pansava di prendere di nuovo delle botte perché non aveva patente e assicurazione». Così l’avvocato Antonio Gugliotta, difensore del diciassettenne rom fermato lunedì scorso con l’accusa di concorso in omicidio per il tragico incidente di Battistini. Sul giorni trascorsi in fuga dal minore e dall’altro rom maggiorenne arrestato lunedì scorso lo stesso legale ha precisato: «Sono stati all’addiaccio e ha raccontato di essere andato a piedi a Fregene e di aver vissuto nella macchia, senza mangiare». Sulla dinamica dell’incidente, il ragazzo – stando sempre a quanto riferito dal suo difensore – ha raccontato di «aver toccato l’acceleratore per sbaglio invece del freno», inoltre che «la macchina era la sua, comprata dieci giorni prima per settecento euro. Era un catorcio e sicuramente non poteva andare a 180 chilometri orari. Il fratello dal sedile posteriore gli gridava disgraziato e voleva scendere». Il diciassettenne, secondo quanto riferito dall’avvocato Gugliotta, ha precedenti per furto e alcune denunce a piede libero.

«Un delirio senza fine, quello al quale assistiamo da qualche giorno, da parte degli abitanti del campo rom de la Monachina». Lo dichiara in una noat Cinzia Pellegrino, Referente per l’Area Tutela Vittime della Violenza di Roma Capitale. «La famiglia dei 3 rom dimostra di non avere rispetto per i morti, nessun rimorso per quanto compiuto dai delinquenti alla guida della macchina che ha falciato la vita di Corazon Pérez Abordo, e parla ed agisce con il solo intento di confondere le acque e nascondere il vero autore del reato in una ricostruzione sulle quale ancora incombono molte ombre. Vergognose le dichiarazioni della sorella dei due inquisiti, che con nonchalance, lancia un appello in tv per rincuorarli del fatto che, essendo minorenni, presto usciranno di galera e al massimo staranno dentro un anno. Ancora più vergognoso – continua la Pellegrino – è che le parole della signora possano corrispondere a verità purtroppo, come molti fatti di cronaca ci hanno insegnato. Da Marco Ametovic che provoca da ubriaco la morte di 4 persone e poi dai domiciliari tenta di lanciarsi verso la carriera di modello, a Daniel Serban, libero dopo un anno di pena, sebbene abbia ucciso una persona senza prestare soccorso dopo averla investita con un auto rubata. Siamo molto amareggiati e sconfortati. Condividiamo la rabbia della gente che si sente impotente davanti a questi episodi e non tutelata nei propri diritti. Temiamo che ancora una volta, le vittime come Corazon e la sua famiglia, rimangano doppiamente Vittime, a causa del troppo arbitrio con cui la Giustizia italiana si dimostra permissiva e garantista, ledendo di fatto i diritti fondamentali dei cittadini italiani».

La minorenne rom a bordo dell’auto pirata che, mercoledì scorso a Roma, ha travolto e ucciso una donna filippina, ha un passato recentissimo di attrice. Lo riferisce oggi La Repubblica. Ha recitato poche settimane fa nel film ‘La fugà, diretto da Sandra Vannucchi, 51 anni, al suo primo lungometraggio. La diciassettenne rom è stata apprezzata da Vannucchi «dando prova – ha spiegato la regista – di grande volontà e voglia di fare». Nel cast ci sono Filippo Nigro e Donatella Finocchiaro. La storia ha un contenuto forte: racconta di una ragazzina di dieci anni che scappa da casa e, su un treno, conosce una nomade con cui stringe amicizia, lasciando col fiato sospeso i genitori, a Pistoia. La regista non vuole entrare nel merito delle polemiche seguite al tragico incidente di Roma. «Dico solo che sono molto dispiaciuta di quanto è accaduto: la ragazza, con noi, ha dimostrato di avere molte capacità. È tutto quello che so». «Abbiamo fatto un casting al campo rom della Monachina, a Roma – racconta al quotidiano la regista -, non lontano da dove è avvenuto l’incidente. Lei si è sottoposta ad un piccolo provino, dimostrando una personalità molto forte. E poi ha un sorriso bellissimo, che è la costante di tutto il film. Non ti permette di entrare subito in contatto con lei: la scorza è dura, ci abbiamo messo un pò di tempo. Ma una volta scalfita quella corazza ho trovato dolcezza e vulnerabilità». Sandra Vannucchi si dice costernata per quello che è accaduto: «Ma non voglio dare giudizi – aggiunge – Dico solo che chi ha sbagliato deve essere punito. Solo che con noi la ragazza si è comportata in modo professionale. Si è preparata. Spesso, quando discutevamo sulle sue battute prima delle riprese, mi ha dato consigli preziosi, tagliando ad esempio quelle frasi che una rom non avrebbe mai detto perchè non rientrano nella sua mentalità».

Si celebreranno sabato mattina alle 10.30 nella parrocchia di Santa Maria della Presentazione a Torrevecchia i funerali Corazon Abordo, la donna filippina morta mercoledì sera nell’incidente avvenuto a Boccea in cui sono rimaste ferite anche altre otto persone. Da quanto si apprende, ai funerali sarà presente anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Il Campidoglio pagherà le spese per le esequie e per il rimpatrio della salma nel Paese d’origine che dovrebbe avvenire lunedì prossimo.

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