Incendio Fiumicino, Enac: "Ok la Adr, male gli enti sanitari: pronto l'esposto, scalo mai chiuso da enti pubblici" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Incendio Fiumicino, Enac: “Ok la Adr, male gli enti sanitari: pronto l’esposto, scalo mai chiuso da enti pubblici”

– Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, annuncia durante un’audizione alla commissione Trasporti della Camera, di aver presentato un esposto alla Procura per procurato allarme in merito alle notizie diffuse in seguito all’incendio che la notte tra il 6 e il 7 maggio scorso ha devastato gran parte dell’area transiti del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino. «Non si può affermare che c’è pericolo se questo non c’è – afferma -. Non tanto per un valore economico ma reputazionale per il Paese». «Qualcuno ha esagerato per i continui allarmi sulla salute senza riscontri oggettivi – continua -, facendoci apparire come i cattivi che volevano riaprire per forza l’aeroporto. Aggiungo che 30-50-100 persone non possono creare disturbi senza dati».«L’aeroporto di Fiumicino non è mai stato chiuso. Nessuna autorità ne ha mai disposto la chiusura in seguito all’incendio». A parlare è il direttore generale dell’ Enac, Alessio Quaranta, durante l’audizione alla commissione Trasporti della Camera. «Nessuna infrastruttura – spiega – è mai stata chiusa fino al sequestro della magistratura. È stata semplicemente contingentata l’area oggetto dell’incendio (2.500 metri quadrati completamente bruciati e circa 2.000 inagibili). Il gestore ha chiuso alcune aree che erano inagibili o poco fruibili da parte dei passeggeri». «Nella riunione della mattina successiva con tutti gli enti pubblici ed anche i vigili del fuoco – continua Quaranta -, non c’è stata la notifica di alcun certificato di inagibilità». Per quanto riguarda il sospetto della presenta di amianto nel Terminal 3, rilanciato nei giorni scorsi anche dal Movimento 5 Stelle che ha pubblicato le foto di alcuni furgoncini addetti allo smaltimento della sostanza, il dg spiega che «quando è stato ristrutturato il T3 (tre anni e mezzo fa) era già stato rimosso tutto l’amianto. Oggi, da quello che mi viene rappresentato, in quella struttura non è presenta amianto. Per questo i laboratori non l’hanno cercato, nel presupposto che non ci fosse».«La capacità di reazione di Adr è stata positiva. Quella della direzione di Fiumicino, peraltro nuova, è stata altamente positiva. La risposta delle strutture sanitarie, invece, non è stata adeguata». Così il presidente dell’Enac, Vito Riggio, durante l’audizione alla commissione Trasporti della Camera ricostruisce i giorni successivi all’incendio che la notte tra il 6 ed il 7 maggio scorso ha devastato l’area transiti del Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino. «Abbiamo insistito più volte che ci fosse detto se lo scalo era agibile o meno da un istituto pubblico – sottolinea Riggio -, dato che i laboratori privati, ma certificati, dicevano che i valori erano nella norma. Sarebbe bene che la sanità pubblica avesse un passo diverso. Abbiamo aperto subito perchè nessuna autorità sanitaria ci ha detto che non potevamo farlo. Oggi AdR ha deciso di affiancare alle analisi dell’Istituto Superiore di Sanità, che noi avevamo sollecitato ben due volte, non solo l’istituto privato che era già al lavoro, ma anche il Cnr da cui ha ottenuto la disponibilità». Il presidente dell’Enac ha anche smentito alcune notizie che si erano diffuse nelle ore successive al rogo del mese scorso precisando che «i lavori per il nuovo molo sono proseguiti». «Lo consegneremo entro novembre 2016, come da programma», ha concluso.

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