Unioni civili, nozze gay benedette nella chiesa valdese | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Unioni civili, nozze gay benedette nella chiesa valdese

Davide e Mauro oggi «sposi». Due ragazzi che neanche un mese fa avevano sancito il loro legame con l’iscrizione nel registro delle unioni civili di Roma, hanno vissuto il momento più bello, quello che due fidanzati aspettano con ansia. Il sì in Chiesa, quella Valdese che ha benedetto il loro ‘patto d’amorè, così come prevede la liturgia. E così la giornata è iniziata con una colazione insieme, la rasatura della barba e un abito elegante, «perchè abbiamo voluto vivere la nostra solita quotidianità», spiega Davide. I due ragazzi, uno dipendente Atac e l’altro impiegato nel settore turistico, convivono a Testaccio e dopo due anni di corso di avvicinamento sono stati accolti nella Chiesa Valdese i cui matrimoni, se alla presenza di un ufficiale di Stato civile, hanno valore anche per la legge italiana. «Non nel caso di coppie omosessuali però – hanno spiegato – perchè in Italia manca ancora una legge che ne riconosce il valore». Però è stato un giorno emozionante, «i nostri vicini ci hanno aspettati sotto casa e ci hanno fatto gli auguri e per noi è un segno di un cambiamento della cultura di questa città». La Chiesa Valdese non è nuova a questo tipo di cerimonia chiamata «benedizione del patto d’amore»: già due donne, Alessandra e Manuela, sono state unite in questo rito nel maggio del 2013. Davide Conte e Mauro Cioffari, però, sono i primi dopo l’introduzione del registro delle unioni civili. «È un evento importante ma non prendiamoci in giro – dice ancora Davide – la strada è lunga e c’è bisogno di lottare perchè ci venga riconosciuta quella dignità che è riconosciuta a chi, uomo e donna, vuole sposarsi. L’iscrizione nel registro sollecita la politica a una rapida approvazione di una legge sul matrimonio egualitario. L’invocazione della Benedizione del nostro patto d’amore, interroga i cuori e le coscienze di tutti, credenti e non». Oggi, però, è stato il giorno dei festeggiamenti, della commozione, del lancio del riso all’uscita dalla Chiesa, dei regali inaspettati «come il taxi inglese originale con il quale un nostro amico ci ha accompagnati alla cerimonia» alla quale era presente anche Leo Gullotta e infine il pranzo in una trattoria di Testaccio con i parenti più stretti. Regali? «Abbiamo chiesto di fare un’offerta alla Chiesa Valdese ma ci concederemo anche un viaggetto in Piemonte». La luna di miele come in ogni matrimonio che si rispetti.

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