Roma, la buona notizia si chiama idoneità per Castan: "Ritorno a giocare" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, la buona notizia si chiama idoneità per Castan: “Ritorno a giocare”

Leandro Castan ha vinto la partita più importante e nove mesi esatti dopo aver giocato l’ultimo match con la Roma, a Empoli il 13 settembre, il difensore brasiliano – operato a dicembre per un cavernoma – torna a vedere la luce. Dopo aver saltato l’intera stagione per l’intervento chirurgico al cervelletto, il n.5 giallorosso ha ottenuto il via libera per tornare all’attività agonistica. «Ho preso l’idoneità, è uno dei giorni più felici della mia vita – ha annunciato il giocatore – Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino, adesso sto lavorando duro giorno dopo giorno per tornare al mio livello e per rientrare il più velocemente possibile. Vediamo di iniziare la prossima stagione già al 100%». Il calvario di Castan è iniziato subito dopo il ritiro estivo e la tournèe americana: prima alcuni problemi muscolari, poi una forma di otite acuta che ha richiesto accertamenti clinici e strumentali che non hanno subito svelato l’esatta diagnosi del problema: una alterazione congenita vascolare nel peduncolo cerebellare medio posteriore sinistro, conosciuto come cavernoma. Sebbene non rappresenti una minaccia per la vita, l’intervento si è reso necessario per evitare forti giramenti di testa, come in occasione della trasferta di Empoli, quando il brasiliano dovette lasciare il campo per una sindrome vertiginosa acuta e portato in ospedale. Dopo diverse ipotesi e il silenzio sulla vicenda che aveva alimentato più di allarme («Non ho nessun tumore», gridò a fine ottobre), a novembre uscì fuori la verità: Castan si sarebbe dovuto operare al cervelletto. «I medici mi hanno detto che col cavernoma non sarei potuto tornare a giocare: e quando i miei figli mi chiedevano perchè non giocavo più mi sono deciso a fare l’intervento. La forza mi è venuta da Dio – ha raccontato – Senza, non so come avrei fatto. Una sera sono stato male, mi girava la testa come fossi in barca. Pensavo di essere stanco, sono andato a dormire ma quando mi sono svegliato continuava. Sono andato dai medici, abbiamo fatto la risonanza e abbiamo capito». Operato alla testa il 3 dicembre, Castan, dopo il normale periodo di convalescenza, ha ripreso gradualmente ad allenarsi e a iniziare il lungo percorso di riatletizzazione. Per l’ultimo passo mancava comunque il timbro dell’idoneità sportiva, una formalità burocratica ma obbligatoria e già ottenuta in passato da altri due giocatori, Marco Zanchi e Federico Melchiorri, per il medesimo problema. ‘El Paì, come viene soprannominato Castan a Trigoria, non ha mai messo in dubbio di poter tornare a giocare. A un mese dall’operazione aveva inviato un video ai suoi compagni in cui palleggiava nel soggiorno di casa. «Non ho mai avuto paura», ha ripetuto il difensore che viene già considerato uno degli acquisti più importanti della prossima stagione.

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