Festa Roma: Coen, McDormand e Anderson tra i protagonisti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Festa Roma: Coen, McDormand e Anderson tra i protagonisti

– Frances McDormand con il marito Joel Coen, sui sodalizi ‘di coppià, Wes Anderson e la scrittrice premio Pulitzer Donna Tartt sul cinema italiano che amano, Carlo Verdone e Paola Cortellesi in una serata sulla comicità, William Friedkin e il suo autore italiano vivente preferito (sarà una sorpresa), Renzo Piano sul rapporto fra cinema e architettura, e Paolo Sorrentino che presenterà in anteprima mondiale un suo inedito di 10 minuti. Saranno solo alcuni fra i protagonisti degli incontri (almeno uno al giorno) che animeranno la decima edizione della Festa del cinema di Roma (16- 24 ottobre), sulla quale il direttore Antonio Monda, ha offerto qualche anticipazione, senza però rivelare nessun dettaglio rispetto ai 30-35 titoli in programma («Li abbiamo ridotti, puntando sulla qualità») tra film, documentari e animazione. Tra gli eventi, una grande retrospettiva dedicata a Antonio Pietrangeli, una su un grande autore internazionale (ancora da annunciare) e un omaggio a Pier Paolo Pasolini, a 40 anni dalla morte, curato da Mario Sesti con Matteo Cerami. «In una Festa non c’è bisogno di dare premi, per questo è rimasto solo quello del pubblico», spiega Monda. Il programma è in tre fasce: quella dei film, centrale ma non la più importante, le due retrospettive, e gli incontri, «che creano più pubblico di qualunque altra cosa e svolgono un’opera di formazione molto forte». La maggior parte dei film sarà in anteprima europea, con almeno cinque anteprime mondiali; quali saranno lo scopriremo solo all’annuncio del programma il 29 settembre. Monda ha anche chiesto a ognuno dei membri del comitato di selezione, di scegliere un film gemma, da riscoprire: «Saranno sei e fra questi ce n’è anche uno scelto da me, Gli ultimi fuochi di Kazan». Quanto spazio avrà il cinema italiano? «Io detesto l’idea di quota, che sia di nazionalità, di genere, politica o filosofica. Prendo i film perchè sono belli, non perchè sono italiani. Il modo migliore per aiutare il nostro cinema è stare attenti alla selezione». Non mancherà qualche anteprima di serie tv di qualità («ce n’è una israeliana molto bella per cui sto trattando») e possibili ‘assaggì in anteprima mondiale di grandi film molto attesi. Il budget della Festa è di 3 milioni 600 mila euro «circa un terzo di Venezia», su un budget complessivo della Fondazione Cinema per Roma, per le attività annuali, di circa 8 milioni cui si aggiungeranno il contributo fiction, quando sarà definito il progetto, e l’apporto di partner privati. «Lo sforzo è raccontare il cinema per 360 giorni all’anno – sottolinea la presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis -. Vogliamo raccontare cinema, fiction, mercato, cinema dei ragazzi, educational con due eventi, prima la Festa del cinema e a novembre il Fiction Fest». È stato messo a punto inoltre un nuovo modello di mercato, il Mia (Mercato internazionale dell’audiovisivo) «che comprende, cinema, tv, documentari e in una fase iniziale anche i videogames». Tra le novità per coinvolgere la città, la rete di sale che proporrà in replica, durante la Festa, i film in programma. Con il ritorno all’identità di Festa, per il sindaco di Roma Ignazio Marino «si riprende l’intuizione di Renato Nicolini portare il cinema nella città e non solo la città al cinema». Inoltre, secondo il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, si è evitata ogni possibile rivalità con Venezia e Torino, nei quali resta centrale il concorso: «Come avviene in Francia anche l’Italia può fare sistema». Poi ricordando gli interventi del Mibact per il cinema, come le iniziative per la tutela delle sale storiche, ricorda che il mercato durante la Festa «si farà alle Terme di Diocleziano, una location senza uguali nel mondo.. e anche quello conta».

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