Roma, Pallotta presenta lo stadio e scherza con Garcia: "Tutto ok" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Pallotta presenta lo stadio e scherza con Garcia: “Tutto ok”. Non solo calcio: investimento di 1,5 miliardi

– Il business dello stadio in primo piano, sullo sfondo le tematiche sportive affrontate vis-a-vis con Rudi Garcia lontano da occhi indiscreti. Ogni volta che James Pallotta sbarca nella Capitale, la Roma e tutto quello che la circonda subisce un’accelerazione. Il presidente giallorosso, d’altronde, è uomo d’azione. E così nel giorno in cui viene consegnato in Campidoglio il dossier completo sul master-site di Tor di Valle, Pallotta riceve nel suo albergo il tecnico francese, che era stato escluso invece dalla riunione dirigenziale organizzata a Londra. Più di un’ora e mezza di faccia a faccia, quello tra presidente e allenatore. Con Garcia che all’uscita – tra il serio e il faceto, e dopo aver inscenato una finta lite con Pallotta – ha rilasciato solo poche parole: «Non ho niente da dire, avete visto che è tutto tranquillo. Se abbiamo parlato di mercato? Abbiamo parlato di tutto». Poi scherzando ha aggiunto: «Abbiamo deciso che io vado a Boston ad allenare i Celtics l’anno prossimo». In realtà, il francese ha confermato che ai primi di luglio sarà regolarmente al suo posto nel ritiro di Pinzolo. E per luglio Pallotta spera di veder passata la palla dal Comune alla Regione per quanto riguarda il «Progetto di riqualificazione urbana di Tor di Valle», che include un’area da oltre 105 ettari in cui sorgeranno il nuovo stadio assieme a un’area commerciale (Business Park), un’area dedicata all’intrattenimento (Convivium) e una serie di parchi. Il progetto definitivo – finanziato privatamente e del valore di circa 1,5 miliardi – è ora nelle mani del Comune che avrà il compito, come spiegato dal sindaco Marino, «di effettuare le necessarie verifiche prima della trasmissione del progetto alla conferenza dei servizi regionale. Un percorso che ci impegniamo a completare rapidamente, con il massimo rigore». Poi toccherà alla Regione, che avrà sei mesi di tempo per dare la propria approvazione. «Se le cose proseguiranno in linea con i nostri piani, potremmo ricevere l’approvazione entro il 2015 – l’auspicio del braccio destro di Pallotta, Mark Pannes -. Vogliamo posare la prima pietra per la fine dell’anno». «Se vogliamo competere come un top club nel mondo abbiamo bisogno di un nuovo stadio di proprietà. E questo impianto sarà uno dei più importanti in Italia nei prossimi decenni – ha sottolineato Pallotta nel corso dell’evento organizzato all’Eur – Partner d’investimento? Abbiamo un elenco notevole e sicuramente non vorrebbero che i loro nomi venissero fatti oggi. Non ci saranno problemi di finanziamento». E nemmeno per la suddivisione degli introiti tra la nuova società costituita per gestire l’intero business e la Roma. «La joint venture prevede un canone d’affitto, ma tutti gli introiti generati dallo stadio rimarranno alla Roma, e saranno utilizzati a favore del club in ogni singola attività – le parole di Pallotta -. Non tutti andranno a finanziare il mercato, ma continueremo a portare grandi giocatori». Nessuna preoccupazione, poi, per le vicende giudiziarie di ‘Mafia Capitalè o per le lungaggini burocratiche. Mentre è decisa la presa di posizione contro gli ultras, che non avranno vita facile col nuovo impianto: «Puntiamo ad essere un top club mondiale, abbiamo tifosi eccezionali ma vogliamo anche un ambiente sicuro, dove poter venire con i bambini. Violenza e razzismo sono inaccettabili, non devono esistere, e non c’è dialogo quando si parla di questi temi». Dialogo invece sempre vivo col collega Andrea Agnelli, che da Torino si è complimentato con Pallotta: «Jim, un grande in bocca al lupo! Un progetto ambizioso che arricchirà non solo la Roma ma tutto il calcio italiano. Non vedo l’ora che la Juventus possa espugnarlo!».

Il master-site di Tor di Valle – luogo scelto dal presidente della Rom, James Pallotta, per costruire il nuovo stadio di proprietà – comprenderà impianti sportivi di ultima generazione, un distretto per l’intrattenimento, un’area commerciale e nuove aree verdi. Questi alcuni numeri del dossier completo consegnato in Comune. – 105: gli ettari di terreno dell’intera area – 1,5: i miliardi di euro d’investimento preventivati per la realizzazione dell’opera – 55: i milioni di euro già spesi nella fase di pre-costruzione; – 400: i milioni di euro d’investimento previsti per il solo stadio della Roma; – 52.500: i posti a sedere, espandibili sino ad un totale di 60 mila, dell’impianto; – 3: le torri disegnate dall’architetto di fama mondiale Libeskind che raggiungeranno un’altezza di circa 200 metri e convergeranno attorno ad una piazza centrale, punto focale del Business Park; – 4.750: il numero di posti di lavoro che verranno creati per il master-site; – 3.000: i posti di lavoro creati per la costruzione dello stadio; – 1.000: I dipendenti giornalieri operativi del Business Park; – 10.000: il numero di posti auto previsti; – 365: i giorni dell’anno in cui il complesso dell’intrattenimento sarà aperto al pubblico.

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