Mini-tendopoli, la parola agli immigrati: "Non siamo schiavi ma umani" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mini-tendopoli, la parola agli immigrati: “Non siamo schiavi ma umani”

– Una mini-tendopoli allestita in piazza dell’Esquilino per dire «stop ignoranza», «stop pregiudizio», «stop sfruttamento» e «stop razzismo». Così diversi migranti stanno manifestando nella Capitale partecipando ad una iniziativa organizzata dall’associazione Action Diritti in Movimento . «Vogliamo i documenti, non siamo schiavi, siamo umani!», scandiscono al microfono i migranti, mentre in piazza sono esposte fotografie che immortalano, ad esempio, il lavoro nei campi di pomodori. «Nella giornata del rifugiato, intitolata a Mandela, circa duecento tra rifugiati e richiedenti asilo sono arrivati a Roma dai luoghi di sfruttamento di tutta Italia – spiega Giovanna Cavallo di Action -: dai nativi della Mauritania, al Ghana, dall’Algeria al Mali. Chiediamo al ministero dell’Interno di tutelare i diritti di soggiorno dei migranti invisibili e ricattabili». «Sono scappato dalla guerra e sono un richiedente asilo – racconta A.S. manifestante originario della Mauritania – qui in Italia cerco solo la sopravvivenza. Mi piacerebbe avere un lavoro». In piazza qualcuno balla, al ritmo della musica in diffusione, qualcun’altro rivendica: «Basta morti, vogliamo diritti, vogliamo dignità». Una donna ha realizzato una nave di cartone: dentro campeggia la scritta «Aboliamo il reato di clandestinità».

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