Mafia capitale, mozione di sfiducia contro Zingaretti. Aurigemma: "E' paralisi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mafia capitale, mozione di sfiducia contro Zingaretti. Aurigemma: “E’ paralisi”

Si è aperto in Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, il dibattito sulla mozione di sfiducia per il governatore Nicola Zingaretti, presentata dalle opposizioni di centrodestra dopo la relazione della scorsa seduta su Mafia Capitale dello stesso presidente della giunta, che oggi è in Aula. A presentare la mozione all’emiciclo il capogruppo di FI Antonello Aurigemma. «Non entriamo nel merito di vicende giudiziarie sulle quali la procura sta facendo il suo corso, e speriamo lo faccia in breve tempo – ha detto Aurigemma – Il mio gruppo è stato coinvolto con l’arresto del collega Gramazio che avrà le possibilità nelle opportune sedi di provare la sua innocenza, sono consigliere di una Regione che ha visto l’arresto di alti dirigenti. Sono vicende che lasciamo agli organi inquirenti e alle forze dell’ordine. Questa mozione vuole entrare nel merito dell’opportunità politica di una Regione che da due anni è paralizzata – ha aggiunto – e a fronte di queste vicende lo è ancor di più, non sa dare risposte e non potrà neanche nel futuro. I suoi comunicati anonimi dimostrano che c’è inconsistenza e incapacità nel suo lavoro. Quando lei dice che la Regione distribuisce i fondi non in base a scelte politiche vuol dire che non si fida dei suoi dirigenti, che lei non ha contezza e controllo della macchina amministrativa, e demanda a principi matematici la ripartizione dei fondi. Che senso ha amministrare una Regione che non è in grado di dare risposte, e non sa quanto è di sua competenza, non sa gli organi coinvolti e le delibere che sono state firmate? Se Magrini ha firmato una delibera per l’emergenza abitativa, o lei ne era consapevole o non lo era, ma quest’ultima è una aggravante e non una scusante, perchè vuol dire che non era in grado di controllare la gestione amministrativa». Aurigemma ha citato a esempio positivo tre casi di dimissioni per opportunità politica: Renata Polverini da presidente della Regione, Maurizio Lupi e Francesco Storace da ministri.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login