Grillo accosta i topi ai clandestini e scoppia la polemica | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Grillo accosta i topi ai clandestini e scoppia la polemica

– Immigrati e Mafia Capitale: proprio ieri Gianroberto Casaleggio aveva dettato la linea al Movimento su quella che sarebbe stata la strategia del M5s per tenere alta la battaglia politica dopo il successo ai ballottaggi. Detto fatto. Il blog in tarda mattina esce con un nuovo post in cui si reclamano le dimissioni del sindaco «Ignaro» Marino, un vero e proprio «morto che cammina», un «dead Marino walking». Peccato che proprio su questi argomenti Beppe Grillo e il suo sito finiscono per inciampare su una nuova gaffe che, inevitabilmente, scatena il putiferio. Il leader genovese pubblica un suo intervento per invocare le elezioni a Roma «il prima possibile», prima cioè che la città «venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini». Un lungo intervento in cui la frase in cui i ratti vengono accostati ai clandestini viene addirittura estrapolata per farne un lancio sul profilo Twitter di Beppe Grillo. Il tweet, manco a dirlo, non passa inosservato e piovono le polemiche. «Accostare topi, spazzatura ed esseri umani non è politica, ma disprezzo» si indigna la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Nichi Vendola parla di «barbarie» mentre il Pd insorge: «Vergogna!», Grillo è «squallido, deplorevole», è «razzista», «compete con Salvini sulla pelle dei più deboli». Ma è sulla rete che si scatena il finimondo. «Ecco che cosa è veramente il #m5s. Pentastellati fuori, fascisti dentro» si legge, ad esempio, su Twitter dove l’hashtag #Grillo sale subito tra i trend topic. Anche sul blog, seguito prevalentemente da simpatizzanti del Movimento, non mancano le proteste: «Cosa diavolo c’entrano i clandestini? Un attacco di casapoundite? Vergognoso!». O anche: «Questo post è una schifezza. Spiegate bene cazzo». Lo staff di comunicazione tenta a quel punto la marcia indietro: la frase incriminata viene corretta sul blog e su Twitter. Diventa: «…prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai campi dei clandestini gestiti dalla mafia». Una ‘mossà ingenua che alimenta nuove proteste e derisioni. «Caro Grillo dovresti sapere che Internet non dimentica. Sei un fascio anche se cancelli queste tue perle» protesta ad esempio uno dei follower del leader M5s. «Anche Grillo si è accorto che il tweet faceva schifo e lo ha cancellato. I troll M5S no, e continuano a difenderlo». Sul blog, infatti, la difesa di Grillo va per la maggiore. Tra i tanti un attivista ironizza: «Che orrore Grillo che scrive un tweet così! Dai..dategli addosso tutti».

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