Lazio, Zingaretti presenta l'agenda digitale della Regione: 220 milioni di euro. "Giustizia e legalità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio, Zingaretti presenta l’agenda digitale della Regione: 220 milioni di euro. “Giustizia e legalità”

Cinque aree di intervento, dalla banda ultralarga, alla sanità, alle start up, al risparmio energetico per un finanziamento complessivo di circa 220 milioni di fondi europei: è l’Agenda Digitale Regionale del Lazio, un documento programmatico unitario che è stato presentato questa mattina a Roma dal governatore Nicola Zingaretti, nel corso del convegno ‘Lazio Digitalè, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Lidia Ravera e dell’assessore a Roma Produttiva Marta Leonori. Il ministro della Pa Marianna Madia ha inviato un videomessaggio. L’Agenda, è stato spiegato, «sintetizza e traduce in una pianificazione operativa gli obiettivi del governo ed è uno strumento per la definizione di una governance unitaria dell’Ict, definita con il supporto di Lait S.p.A». Le aree di intervento, ha spiegato Zingaretti, sono appunto cinque. La prima riguarda le infrastrutture digitali e di rete, come la banda ultralarga, il Data Center unico regionale, il wi-fi. Seconda area l’amministrazione digitale, aperta e intelligente (open data, dematerializzazione degli atti, informatizzazione per rilascio pareri obbligatori. Un’area a parte, la terza, riguarda la sanità digitale: comprende le iniziative più avanzate legate al fascicolo sanitario elettronico, al sistema informativo ospedaliero, ai referti degli ospedali e naturalmente la ‘ricetta digitalè. Quarta area quella delle ‘comunità intelligentì: l’Agenda prevede la digitalizzazione dei Suap per le imprese, il programma Startup Lazio, il network di Porta Futuro, le iniziative sul risparmio energetico. Quinta e ultima area quella della ‘Cittadinanza e competenze digitali, e dunque formazione per le imprese e le start up, ma anche per le amministrazioni pubbliche. L’obiettivo trasversale alle cinque aree è la cosiddetta ‘internet governance regionalè, cioè la «definizione delle policy di gestione complessiva della rete Internet per la parte di pertinenza della amministrazione regionale».«Una Regione digitale è anche una Regione più giusta: è più trasparente, rende più chiare le opportunità». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presentando l’Agenda digitale regionale. «Se un bando europeo è conosciuto da 10mila persone invece che da 100 si fa la differenza – ha aggiunto – . Quando si conoscono alla perfezione dove sono i servizi, oppure l’anziano che invece di uscire e andare a ritirare l’esito delle analisi lo può fare da casa, è un servizio che costa meno e produce più giustizia. Lo Stato esiste per essere amico delle persone, non il loro nemico. Noi avvertiamo, proprio in questi giorni di battaglia campale su tanti fronti, anche quello della legalità – ha sottolineato – l’urgenza di costruire uno Stato diverso e di rifiutare l’idea di Stato come bad company o come mucca da mungere. L’unico modo per farlo è non cercare scorciatoie, ma rivoluzionare l’essere stesso di Stato e intercettare l’innovazione che c’è intorno a noi».

«L’Agenda digitale è fatta di cose molto concrete: la fattura elettronica per avere maggiore trasparenza, velocità e tracciabilità. È la ricetta elettronica che c’è già in alcune province e presto arriverà a Roma. È la possibilità di avere sul cellulare informazioni e servizi, in quale pronto soccorso c’è meno fila. Sarà avere in tutti i comuni del Lazio la banda ultra-larga». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presentando l’Agenda Digitale Regionale. «Cose che prima – ha aggiunto – non c’erano e che stiamo iniziando a costruire e a realizzare grazie a questo piano. Sono 220 milioni che ci fanno essere la Regione all’avanguardia sull’innovazione. Abbiamo già cominciato: 24 Comuni stanno posando i cavi, la provincia di Viterbo ha già la ricetta elettronica, il Lazio è stato il primo ad avere la fatturazione elettronica. I risultati si cominciano a vedere: è un lavoro in progress e forse quando si parla di innovazione, si può dire che non finirà mai. L’importante – ha concluso Zingaretti – è che cambi la qualità della vita delle persone».

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