Mafia capitale, M5s: "Improta lascia e la giunta Marino perde pezzi, mozione di sfiducia". Lista Marchini: "Inutile" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, M5s: “Improta lascia e la giunta Marino perde pezzi, mozione di sfiducia”. Lista Marchini: “Inutile”

«La giunta perde pezzi. Ci sembra che ormai Marino sia sempre più un uomo solo. Lasciato e abbandonato dal governo ma anche dai suoi assessori. Tra un pò resterà da solo a dire governerò fino al 2023». Così il capogruppo del M5s in Campidoglio Marcello De Vito commenta la notizia, apparsa su alcuni quotidiani, dell’assessore ai Trasporti, il renziano Guido Improta, sul punto di dimettersi dall’esecutivo capitolino guidato da Ignazio Marino. «Ci sembra che la cosa sia paradossale per non dire imbarazzante – aggiunge – Come ripetiamo dal 3 dicembre, si dovrebbe fare un atto di considerazione verso la città e rassegnare le dimissioni. A questo punto ci sembrano un atto obbligato e necessario».- «Prendiamo sorprendentemente atto che, alla luce di tutto cio che è accaduto, dopo che abbiamo presentato una mozione di sfiducia al sindaco Marino neppure uno dei consiglieri di opposizione ha aderito. Siamo increduli». Così il capogruppo del M5s in Campidoglio Marcello De Vito sulla mozione di sfiducia presentata pochi giorni fa dai consiglieri pentastellati in assemblea capitolina dopo la seconda ondata di arresti nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. Per poterla votare in Aula Giulio Cesare servono praticamente le firme di tutti gli altri consiglieri d’opposizione. «In questo modo si facilita e si asseconda questa situazione paradossale da parte di un’opposizione inesistente e che non tiene all’interesse di Roma e dei romani – aggiunge – È evidente che ormai è una nave alla deriva. Roma non è più governata. La città merita un governo, prima di tutto onesto e poi all’altezza della Capitale».- «È con grande tenerezza che firmeremo la mozione di sfiducia presentata dal M5S, sapendo che sarà del tutto inutile perchè, senza i voti della maggioranza, non sarà mai nè discussa nè approvata. Ed è questa impotenza delle opposizioni che ci ha spinto ad autosospenderci». Lo ha detto il capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio Alessandro Onorato. «Se nell’Aula Giulio Cesare ci fosse solo la maggioranza – spiega -, con tutti gli esponenti dell’opposizione seduti tra il pubblico, sarebbe chiaro a tutti l’attaccamento alle poltrone più che alla città e il sindaco sarebbe costretto alle dimissioni».

Marchini in Campidoglio Alessandro Onorato commenta la notizia, apparsa su alcuni quotidiani, che parla dell’assessore ai Trasporti, il renziano Guido Improta, sul punto di dimettersi dall’esecutivo capitolino guidato da Ignazio Marino. «Improta, assessore alla mobilita» della giunta Marino ha annunciato le sue dimissione. Finalmente, le abbiamo chieste per mesi e ora sono arrivate. Improta è l’artefice del disastro delle strisce blu, i suoi rincari sono stati bocciati anche dal Tar. Sempre lui è l’inventore dell’ecopass da pagare per entrare nell’anello ferroviario, per non parlare dei vari fallimenti sulle politiche per la mobilità e la gestione di Atac e Metro. Marino così perde un’altro pezzo della sua giunta e prossimamente potrebbe perdere altri. Mi chiedo cosa aspetti a dimettersi. Mafia Capitale, una maggioranza a pezzi e il Pd romano nel caos non bastano? Questa ostinazione danneggia Roma, oramai ostaggio di un’amministrazione inadeguata che non vuole mollare la poltrona. L’egoismo prevale sul buon senso«. Così Federico Rocca responsabile romano enti locali Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

«Io sono un tecnico. Questi non sono problemi miei ma della politica». Così l’assessore alla Legalità di Roma Capitale Alfonso Sabella risponde a chi gli chiede un commento alla notizia, apparsa su alcuni quotidiani, che parla dell’assessore ai Trasporti, il renziano Guido Improta, sul punto di dimettersi dall’esecutivo capitolino guidato da Ignazio Marino. E a chi gli fa notare che alcune indiscrezioni lo vedrebbero ‘candidatò a vicesindaco in un eventuale rimpasto della giunta Marino chiosa: «Io vicesindaco? Mi viene da sorridere».

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