Rifiuti, Ama: "Nel primo trimestre recuperati 36 milioni di morosità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rifiuti, Ama: “Nel primo trimestre recuperati 36 milioni di morosità”

In riferimento all’articolo uscito questa mattina sulle pagine di cronaca di un noto quotidiano romano, Ama precisa quanto segue. È scorretto, innanzitutto, parlare di »evasione« poichè si tratta, semplicemente, del cosiddetto »scaduto« aggiornato al 30 aprile scorso e che comprende, quindi, non solo la morosità di antica data delle grandi utenze, ma anche la prima rata della bolletta 2015 che può essere saldata entro 60 giorni dalla notifica. Dunque una parte di questi 28 milioni è già stata saldata in questi 50 giorni». È quanto si legge in un comunicato di Ama. «L’azienda, in ogni caso, non solo è perfettamente a conoscenza del problema della morosità di enti pubblici e grandi utenze, come peraltro emerso proprio nella conferenza stampa dello scorso 18 giugno in Campidoglio, ma si è attivata, da tempo, per ottenere il dovuto. Nell’ultimo anno, infatti, il servizio di recupero crediti è stato affidato direttamente al servizio Tariffa Rifiuti e ciò ha consentito di invertire la tendenza, diminuendo la media della quota residua annuale della morosità totale, non solo quelle di enti pubblici e grandi aziende. Tra il 31 dicembre 2014 e il 31 marzo 2015, infatti, il monte crediti di Ama è diminuito di ben 36 milioni, 7 dei quali provengono proprio dalle grandi utenze e dagli enti pubblici. Per quanto concerne l’evasione della Tariffa Rifiuti, invece, il lavoro svolto dall’azienda nel corso dell’ultimo anno ha consentito di recuperare circa 20 milioni di euro, il cui effetto, unitamente alla riduzione dei costi, ha consentito la riduzione delle tariffe di cui i cittadini trarranno beneficio con la bolletta del secondo semestre 2015. Il contrasto all’evasione, dunque, costituisce uno dei punti cardini del piano di azione presentato da Ama e già in funzione attraverso il censimento delle utenze con tecnologia Gis per l’individuazione di quelle non presenti in banca dati Tari. Nei confronti degli evasori saranno applicate le azioni necessarie per il recupero del dovuto, anche con riferimento agli anni pregressi».

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