Campidoglio, Boschi: "Commissariamento? Noi siamo per legalità, Marino deve essere all'altezza della sfida" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Campidoglio, Boschi: “Commissariamento? Noi per la legalità, Marino deve essere all’altezza della sfida”

Per il fuoriuscito Civati gli attacchi di Renzi al sindaco sono da disprezzare, Sel: "La Capitale come un capro espiatorio". Mentre Orfini torna sui circoli dannosi. "Fatti degli errori"

«Compito del governo sarà valutare attentamente la relazione di Gabrielli. Ci auguriamo che gli esiti della relazione non comportino lo scioglimento del comune di Roma . Ma è nostro dovere metter al primo posto il rispetto della legge e della legalità. Se emergeranno elementi il governo si prenderà la sua responsabilità». Così il ministro Maria Elena Boschi a L’Intervista di Maria Latella (Skytg24). «Marino è una persona onesta e sta facendo suo lavoro. L’ onestà è indispensabile per chi fa politica ma da sola non basta: i cittadini chiedono che Roma sia gestita bene. Marino deve essere all’altezza di questa sfida e deve gestire questo passaggio difficile. Solo lui può sapere se se la sente». Lo dice il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi a L’intervista di Maria Latella (Skytg24).

«Il nostro paese è allergico alla valutazione. E lo è un pò anche il Pd di Roma. Quando decisi di far mappare i circoli a Barca molti di quelli che oggi ritengono inaccettabile l’esito di quel lavoro si mostrarono entusiasti dell’idea. E praticamente nessuno mise in discussione la scelta della mappatura, anzi. Io sono davvero convinto che la scelta di farci scandagliare e valutare sia uno straordinario esempio di trasparenza e coraggio della nostra comunità. E così è stato percepito dalla città. E gli apprezzamenti che in queste ore arrivano dalla più larga comunità dei nostri elettori lo dimostrano. Ma veniamo al merito della mappatura. I circoli che hanno avuto un risultato negativo non c’entrano nulla con la mafia o con la corruzione, nessuno l’ha mai detto e nessuno si deve permettere di accostarli a mafia capitale». Lo scrive Matteo ORfini, presidente Pd e commissario Pd Roma, su Facebook. «Sono semplicemente circoli che non funzionano bene. Spesso perché sono ‘personalì, cioè ruotano intorno a un singolo – continua Orfini – Anche su questo, cerchiamo di lasciar stare l’ipocrisia che davvero non possiamo permetterci in una fase così delicata: un circolo personale può anche fare un sacco di belle iniziative, magari utilissime. Ma non è un modello sano. Perché in nessuna parte di questa città un partito delle nostre dimensioni -se funziona- può diventare un feudo. Vista la dimensione del Pd e il suo pluralismo l’esistenza di un circolo con quelle caratteristiche segnala che c’è un problema. Molti hanno replicato dicendo che i circoli incriminati producono consenso. Non ho dubbi su questo, ma per chi? Per un eletto e attraverso quell’eletto per il partito? Per carità, è un’idea legittima: partito somma di comitati elettorali locali. Ma esattamente quell’idea che anche Renzi ha contestato».«Ci sono stati errori di valutazione, dicono in molti. Sicuramente è così. Per questo ieri Barca ha ascoltato tutti quelli che avevano obiezioni da fare e sta valutando correzioni. È la prima volta che si tenta una valutazione di questo tipo, ci sta che si possa incappare in qualche sbaglio. E in ogni caso il rapporto è uno strumento che mi aiuterà a fare valutazioni che però saranno squisitamente politiche e la cui responsabilità sarà mia e non di altri. E di quelle scelte risponderò». Così il commissario del Pd Roma Matteo Orfini commentando su Facebook la mappatura dei circoli dem nella Capitale. «Scelte che serviranno a recidere rami secchi e concimare quelli che possono crescere rigogliosi – aggiunge – Il rapporto è ausilio preziosissimo per quelle scelte. Ma c’è qualcosa di più importante che il lavoro di Barca ci regala: uno stimolo per discutere. Nel fare la sua valutazione Fabrizio e il suo team hanno ovviamente immaginato parametri che definiscono cosa è buono. Hanno immaginato un circolo ideale. Che per essere tale deve avere rapporti col territorio, progettarne le trasformazioni, stimolare le istituzioni in modo autonomo. Una sorta di circolo ‘comitato di quartierè (occhio e croce Barca mi ucciderebbe per la semplificazione)».

– «Sia Renzi che la Boschi concentrano l’attenzione su Roma per nascondere le sconfitte elettorali del Pd e le difficoltà di governo su temi come la scuola pubblica e le politiche di contrasto alla crisi. Gli strumenti per aiutare Roma ce li hanno, li utilizzassero». Così il capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola commenta le dichiarazioni del ministro Maria Elena Boschi sul sindaco di Roma Ignazio Marino. «Invece stanno prendendo schiaffi ovunque – aggiunge Peciola -, il Paese è allo sbando e usano Roma come capro espiatorio. È una mossa scorretta e difficile da decifrare».

– «Ho molto rispetto per Marino, disprezzo gli attacchi di Renzi». Lo afferma Giuseppe Civati a margine dell’assemblea fondativa di Possibile, organizzata oggi a Roma al circolo Arci ‘Pinispettinatì. E sul rapporto di Fabrizio Barca sui circoli romani, Civati chiede all’ex ministro «chi siano i responsabili. I circoli romani non si sono inquinati da soli, bisognerebbe sapere chi li ha inquinati».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login