Divina Provvidenza, il ministro Lorenzin vuole chiarimenti. Bambin Gesù: "Li daremo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Divina Provvidenza, il ministro Lorenzin vuole chiarimenti. Bambin Gesù: “Li daremo”

– Se le indagini confermassero che c’è stata una distrazione dei fondi pubblici stanziati per l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù dalla loro destinazione, per essere invece destinati al salvataggio dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata Idi, «lo Stato dovrà agire per salvaguardare l’interesse pubblico», ovvero costituirsi parte civile e cercare di recuperare le somme. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, prende posizione dopo la pubblicazione delle intercettazioni della conversazione tra il card. Giuseppe Versaldi e il manager vaticano Giuseppe Profiti, agli atti dell’inchiesta della Procura di Trani sul crac multimilionario delle case di cura pugliesi della Divina Provvidenza. Ed immediata è la risposta al ministro da parte del presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc: «Siamo pronti a fornire alle istituzioni tutti i chiarimenti». Lorenzin, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ha annunciato di aver chiesto «informazioni precise» all’ospedale di proprietà del Vaticano. Dalle intercettazioni relative alla conversazione tra Versaldi e Profiti, emergerebbe infatti la volontà, secondo gli inquirenti, di stornare 30 milioni di euro assegnati al Bambino Gesù dalla Legge di Stabilità per utilizzarli appunto per la riacquisizione dell’Idi da parte della Congregazione religiosa. Uno scenario che il ministro definisce «incredibile»: «Mi sembra incredibile – rileva – che 30 milioni possano sparire senza lasciare traccia. Però voglio essere chiara: se dall’inchiesta dovesse emergere che c’è stata una distrazione di fondi, lo Stato dovrà agire per salvaguardare l’interesse pubblico». Ed ancora: «Non esiste alcun obbligo di rendicontazione da parte del Bambino Gesù per i fondi dati dallo Stato all’ospedale. Bisogna introdurlo per legge. Trenta milioni non possono sparire così. Se lo hanno fatto davvero è un reato». Immediata la replica del presidente Enoc: «Siamo pronti a fornire alle istituzioni tutti i chiarimenti e le informazioni necessarie, nella massima disponibilità e trasparenza, che saranno la caratteristica della mia presidenza. Presenteremo una rendicontazione puntuale di come sono stati spesi i fondi pubblici destinati in via straordinaria all’Ospedale, a prescindere se vi sia un obbligo o meno». Il presidente del Bambino Gesù ribadisce tuttavia come non le risulti «alcuna distrazione di fondi dal bilancio. Neanche un euro – sottolinea – è stato distolto dalle nostre attività. Sono nel Consiglio di amministrazione del Bambino Gesù da marzo del 2014, da febbraio di quest’anno ne sono presidente. Prima di approvare il bilancio, ho voluto sottoporlo a rigorosa due-diligence da parte di un ente certificatore esterno: c’è qualche sofferenza dal punto di vista economico, ma – precisa – non è stata trovata traccia di irregolarità alcuna». Il Bambino Gesù, «come ha affermato lo stesso ministro – conclude Enoc – è un grande Ospedale e centro di ricerca internazionale di cui essere orgogliosi».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login