Portuense, Veloccia: "Si riprendano i lavori del sottopasso" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Portuense, Veloccia: “Si riprendano i lavori del sottopasso”

– «L’iniziativa organizzata per questa sera dal comitato ‘Portuense Attivà è legittima, ed è la prova di quanto i cittadini siano, giustamente, desiderosi di vedere aperta la strada». Lo afferma in una nota il Presidente del Municipio Roma XI, Maurizio Veloccia. «Quella del cantiere per il raddoppio del sottopasso ferroviario della Portuense è, infatti, una situazione che deve trovare quanto prima una soluzione certa e che necessita dell’impegno di tutti gli attori coinvolti. Per questo motivo, rispetto alle notizie riportate su alcune testate locali relativamente a polemiche che sarebbero state avanzate dai funzionari della Soprintendenza archeologica sui ritardi del cantiere, ritengo profondamente sbagliato, agli occhi dei cittadini, il rimpallo di responsabilità tra Istituzioni – sottolinea il Presidente Veloccia – Il Municipio ha fatto la sua parte: ha rescisso il contratto con l’impresa che aveva abbandonato il cantiere; ha reperito, a tempo di record, ulteriori risorse integrative per la prosecuzione dei lavori (oltre il 60% dei fondi stanziati inizialmente per l’appalto, infatti, sono andati a coprire le indagini archeologiche effettuate tra febbraio e novembre del 2014; ha fatto una nuova gara e formalizzato l’affidamento; ha rafforzato la sicurezza il cantiere come richiesto dai funzionari della Soprintendenza stessa e, dal 22 aprile scorso, è pronto a riprendere i lavori di sua competenza. La Soprintendenza, sempre in quella data, ha avanzato l’ipotesi di poter contribuire con propri fondi alla fine delle indagini archeologiche in modo che le residue disponibilità economiche comunali, intaccate pesantemente dalla precedente campagna di sondaggi archeologici, possano essere interamente utilizzate per i successivi lavori stradali. Di questo ringrazio davvero il nuovo Soprintendente Prosperetti per la sensibilità dimostrata rispetto alla soluzione di questo cantiere». «Bene così dunque, ora aspettiamo che si concretizzi questa disponibilità, si riprendano i lavori e finalmente si completino questi scavi cosicché si possa ultimare il cantiere ed aprire la strada – conclude Veloccia – I cittadini sono giustamente esausti, bisogna dare risposte e lavorare coralmente, non rimpallarci ritardi e responsabilità che hanno origini lontane e su cui non voglio tornare».

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