Ior, Gotti Tedeschi testimone nel processo contro l'ex direttore e il suo vice | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ior, Gotti Tedeschi testimone nel processo contro l’ex direttore e il suo vice

Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dell’Istituto per le Opere di Religione tra il 2009 e il 2012, sarà ascoltato in veste di testimone, il prossimo 4 dicembre, nell’ambito del procedimento contro Paolo Cipriani e Massimo Tulli, rispettivamente ex direttore generale ed ex vice dello stesso istituto di credito vaticano, accusati di violazione delle norme antiriciclaggio. La posizione di Gotti Tedeschi, inizialmente coinvolto nello stesso procedimento e poi affrancato da tutte le accuse, è stata archiviata nel febbraio del 2014. Secondo gli inquirenti, Cipriani e Tulli, sarebbero responsabili di una serie di omissioni legate a operazioni sospette -segnalate alla procura dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia- che portarono al sequestro preventivo di 23 milioni di euro della banca vaticana. In particolare, nel settembre del 2010, i due dirigenti finiti a processo avrebbero dato disposizione alla Banca Credito Artigiano di eseguire due bonifici -uno da 3 e l’altro da 20 milioni- verso Banca del Fucino e J.P. Morgan Frankfurt omettendo di indicare, anche se richiesti dal Credito Artigiano, le generalità dei soggetti per conto dei quali davano esecuzione alle operazioni. Nell’udienza tenutasi oggi davanti al giudice Luca Ghedini Ferri, sono stati ascoltati Lugi Donato, funzionario della Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia, e Luca Criscuolo, responsabile della divisione Normativa e Rapporti Istituzionali dell’Uif. Donanto, in relazione alla vicenda, rispondendo alle domande del pm Stefano Rocco Fava, ha spigato che la Banca d’Italia chiese a tutti gli istituti di credito italiani di riferire sui rapporti esistenti con lo Ior e di trattare lo stesso come una banca di una Paese a regime antiriciclaggio non in linea con gli standard europei sulla trasparenza finanziaria. «Fino a quando sono rimasto in Vigilanza -ha affermato Donato, che dal 2014 ha cambiato ufficio- non mi risulta che lo Ior abbia completato l’iter per adeguarsi alla normativa antiriciclaggio».

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