Mafia capitale, l'appello di Storace al centrodestra: "Prepariamoci per il dopo Marino. Meloni scelta di primo piano" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, l’appello di Storace al centrodestra: “Prepariamoci per il dopo Marino. Meloni scelta di primo piano”

«Nonostante l’inquilino del Campidoglio non voglia saperne di mollare, occorre che il centrodestra inizi a costruire la piattaforma del dopo Marino». Lo afferma, in una nota, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. «Sarà inevitabile arrivare alle elezioni – aggiunge Storace – visto che tutto lascia presagire nuove bordate giudiziarie che non saranno tenere come l’opposizione di ieri, fin troppo gentile sulle fogne evocate da Marino per gli avversari politici. In lista, per il dopo Marino, sul fronte alternativo alla sinistra ci sono due nomi appetibili: Giorgia Meloni e Alfio Marchini. La prima non ha ancora sciolto la riserva sulla propria disponibilità ad una candidatura e chissà se ne parlerà nella riunione della direzione nazionale di Fratelli d’Italia di oggi. Per me sarebbe una scelta assolutamente di primo piano e ci consentirebbe di sostenerla con entusiasmo. Il secondo – prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – punta più su un trasversalismo di tipo civico che potrebbe attrarre più versanti senza insegne di partito. Entrambi potrebbero risultare vincenti al ballottaggio, perché sono figure destinate a infondere sicurezza all’elettorato rispetto al Pd e allo stesso caravanserraglio di marca grillina. Ovviamente, nulla sarà stabilito prima dello scorrere dell’estate. In ballo ci sono anche posizionamenti politici e sarà interessante capire anche come si muoverà la Lega a Roma. Le mosse del campione del nord andranno valutate con attenzione, anche se si registra un dato positivo: tutti fanno a gara per attirare a sé l’elettorato di destra. Il che, paradossalmente, potrebbe far risultare ancora più appetibile proprio la candidatura della Meloni». «Comunque, non dobbiamo avere pregiudizi neanche nei confronti di Marchini, se lui non ne avrà nei nostri. Anche perché sia lui che soprattutto la Meloni sanno – conclude Storace – che c’è bisogno di rappresentare una destra pulita, non infangata dagli scandali, che può rappresentare la discontinuità tanto auspicata». – «Nonostante l’inquilino del Campidoglio non voglia saperne di mollare, occorre che il centrodestra inizi a costruire la piattaforma del dopo Marino». Lo afferma in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. «Sarà inevitabile arrivare alle elezioni – aggiunge Storace – visto che tutto lascia presagire nuove bordate giudiziarie che non saranno tenere come l’opposizione di ieri, fin troppo gentile sulle fogne evocate da Marino per gli avversari politici. In lista, per il dopo Marino, sul fronte alternativo alla sinistra ci sono due nomi appetibili: Giorgia Meloni e Alfio Marchini. La prima non ha ancora sciolto la riserva sulla propria disponibilità ad una candidatura e chissà se ne parlerà nella riunione della direzione nazionale di Fratelli d’Italia di oggi. Per me sarebbe una scelta assolutamente di primo piano e ci consentirebbe di sostenerla con entusiasmo. Il secondo – prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – punta più su un trasversalismo di tipo civico che potrebbe attrarre più versanti senza insegne di partito. Entrambi potrebbero risultare vincenti al ballottaggio, perché sono figure destinate a infondere sicurezza all’elettorato rispetto al Pd e allo stesso caravanserraglio di marca grillina. Ovviamente, nulla sarà stabilito prima dello scorrere dell’estate. In ballo ci sono anche posizionamenti politici e sarà interessante capire anche come si muoverà la Lega a Roma. Le mosse del campione del nord andranno valutate con attenzione, anche se si registra un dato positivo: tutti fanno a gara per attirare a sé l’elettorato di destra. Il che, paradossalmente, potrebbe far risultare ancora più appetibile proprio la candidatura della Meloni. Comunque, non dobbiamo avere pregiudizi neanche nei confronti di Marchini, se lui non ne avrà nei nostri. Anche perché sia lui che soprattutto la Meloni sanno – conclude Storace – che c’è bisogno di rappresentare una destra pulita, non infangata dagli scandali, che può rappresentare la discontinuità tanto auspicata».

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