Migranti, nel 2014 500 persone visitate vittime di violenze fisiche o psicologiche | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Migranti, nel 2014 500 persone visitate vittime di violenze fisiche o psicologiche

Migranti non per scelta, ma per forza. Nel mondo esistono migliaia di persone costrette a spostarsi e ad abbandonare il proprio paese perché vittime di violenza, umiliazioni, minacce, persecuzioni, guerre, disastri, tortura, con gravi conseguenze fisiche, mediche, psicologiche e sociali a breve e lungo termine. A Roma c’è la più alta concentrazione nazionale di titolari di protezione internazionale. Secondo i dati forniti da Roma Capitale, nel distretto primo della Asl Roma A ci sono almeno 16 mila residenti (dato che riguarda solo i titolari di protezione, non i richiedenti asilo) di cui 13400 in via degli Astalli. Per l’Unhcr i rifugiati nel mondo sono 11,7 milioni, di cui 64799 in Italia. Un numero molto minore rispetto alla Germania. Secondo il report 2015 presentato nella Giornata internazionale contro la tortura del Centro Samifo – Salute migranti forzati (nato nel 2006 dalla collaborazione tra azienda Usl Roma A e Centro Astalli) ogni anno, almeno 300 assistiti sono stati vittime accertate di trattamenti disumani e degradanti, comprese la tortura. Dal 1 luglio 2007 al 31 dicembre 2014 sono stati presi in carico e iscritti al servizio sanitario regionale oltre 9 mila fra richiedenti e titolari di protezione e sono state effettuate circa 38 mila visite di medicina generale e 25 mila specialistiche. Le prestazioni del front office non sono quantificabili, ma superano sicuramente 120 mila. Il Centro assiste una popolazione prevalentemente africana di cui 80% uomini e 20% donne. Su 20 mila visite effettuate nel 2014 – circa 30 al giorno- 556 sono state fatte a persone vulnerabili, vittime di vessazioni fisiche o psicologiche. Di queste il 50% sono donne e per lo più provenienti da paesi in guerra. La quasi totalità – 90%- delle persone di sesso femminile che si rivolgono al Samifo sono vittime di violenza fisica o psichica, mutilazioni genitali. Le certificazioni di esiti di trattamenti disumani e degradanti sono state oltre 1000 negli ultimi 5 anni. Le attività del centro – oltre a supporto medico, psichico e psicologico – si sono rivolte anche alle vaccinazioni: nel 2014 sono state raggiunte 333 persone, somministrate in totale 612 dosi per le maggiori malattie. Un ultimo punto del report riguarda l’assistenza sociale: lo scorso anno sono state prese in carico 141 persone, di cui 60% uomini, 30% donne sole e 10% con minori.

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