Bob Dylan si trasforma in menestrello tra le rovine di Roma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bob Dylan si trasforma in menestrello tra le rovine di Roma

– La voce più roca e graffiante che mai, il cappellone a larghe falde che lo nasconde un pò allo sguardo del pubblico, dietro lo sfondo magnificente di quelle che furono le antiche Terme di Caracalla. Bob Dylan ha fatto tappa a Roma, dopo il debutto italiano del suo neverending tour a San Daniele del Friuli: ad attenderlo quasi quattromila fan. Il menestrello del rock, senza concedersi spazi per salutare o interagire con il pubblico, ha spaziato per oltre due ore – compresa una pausa di venti minuti tra «il primo e il secondo tempo» – tra i classici della sua carriera, rivisti in chiave country-blues, con incursioni nel jazz e nello swing, in quella che si conferma la sua continua e costante ricerca creativa. Il via al live, alle 21 in punto mentre gli ultimi sprazzi di luce illuminano ancora le antiche rovine, lo dà Things have changed, diventata ormai una sorta di canzone manifesto con la quale Dylan è solito da qualche anno aprire i suoi concerti. Le cose sono cambiate, ricorda a tutti il 74enne cantautore americano che scalda piano piano la voce, quella sì inconfondibile marchio di fabbrica. Non è un concerto celebrativo, si capisce subito, le canzoni anche le più note vengono trasformate, trasfigurate. Gli anni ’60 fanno qualche fugace apparizione (c’è She belong to me), ci sono i settanta con Tangled up in blue e Simple twist of fate, ma a farla da padrone c’è sopratutto il repertorio degli ultimi dieci anni. C’è spazio anche per Frank Sinatra, che Dylan ha voluto omaggiare con l’ultimo suo disco: i due set si concludono entrambi con emozionanti versioni di pezzi di The Voice. Il primo è Full moon and empty arms, il secondo Autumn leaves. Per i bis l’artista scegli un’irriconoscibile Blowin’ in the wind e Love sick. Il tutto impreziosito qua e là dagli archi e dall’armonica che lo stesso Dylan suona alternandola al pianoforte. Venti in tutto i pezzi in scaletta tra gli applausi del pubblico che sul finale si è reso protagonista di un pò di caos per la voglia di vedere più da vicino il loro beniamino. Dopo Roma Dylan sarà protagonista al Lucca Summer Festival, il primo luglio, dove si esibirà dopo Francesco De Gregori. Sarà poi la volta di Torino, di Spagna, Francia, Svezia, Norvegia, Olanda e Gran Bretagna. Un neverending tour senza fine come da lui stesso promesso.

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