Villa Borghese, due viali intitolati a Oreste Lionello e ai fratelli D'Inzeo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Villa Borghese, due viali intitolati a Oreste Lionello e ai fratelli D’Inzeo

villaborgheseVilla Borghese «ritrova», con due strade a loro intitolate, tre illustri personalità legate in modi diversi alla sua storia: l’attore, cabarettista e doppiatore Oreste Lionello, e i fratelli Piero e Raimondo d’Inzeo, campioni olimpici d’equitazione a Roma 1960. Al primo, infatti, sarà dedicato il viale «da piazza Bucarest a viale del Belvedere», mentre avrà il nome dei secondi un viale in corrispondenza di piazza di Siena, «da viale dei Pupazzi». Di intitolare un luogo ai d’Inzeo proprio in quell’area aveva parlato lo scorso 13 maggio il presidente del Coni Giovanni Malagò, in occasione della presentazione dell’83esimo Concorso Ippico Internazionale Ufficiale. Un’idea così commentata dal sindaco Ignazio Marino: «Personalmente mi piacerebbe molto perché ho un ricordo straordinario di questi due uomini di cui mi piaceva il loro rigore e la loro severità che dimostrava grande passione e amore per il cavallo», precisando che «sono argomenti seri e importanti che vanno discussi all’interno della giunta. Nella toponomastica, così come in altre decisioni che riguardano l’amministrazione della città, decidiamo sempre insieme». A stabilire i nuovi toponimi una delibera approvata dalla Giunta capitolina lo scorso 18 giugno, in cui tra l’altro si tengono presenti «i pareri favorevoli espressi dalla Commissione Consultiva di Toponomastica», rispettivamente «il 17 maggio 2013» per Lionello, e «il 26 febbraio 2015» per fratelli d’Inzeo. Nella scelta di intitolare un’area a Lionello, in particolare, si sono «considerate le grandi doti artistiche quale doppiatore dei più famosi attori internazionali e l’indiscussa notorietà raggiunta nel cabaret con la compagnia del Bagaglino». Per l’artista, nato a Rodi nel 1927, cresciuto a Reggio Calabria e vissuto poi a Roma, dove morì nel 2009, si tratta di una sorta di «ritorno a casa», avendo abitato in zona vicino al Parco dei Daini. Per i d’Inzeo, primi atleti a partecipare a ben otto Olimpiadi consecutive, dal 1948 al 1976, a Villa Borghese è legato il punto più alto delle loro carriere. Sul terreno di Piazza di Siena, infatti, nella sfida olimpica del 1960, Raimondo conquistò la medaglia d’oro e Piero la medaglia d’argento nel Gran Premio di salto ostacoli. Entrambi scomparsi a Roma, a pochi mesi di distanza, il primo a 88 anni nel novembre 2013, il secondo a 90 nel febbraio 2014, per loro si è tenuto conto «dell’alto valore sportivo che i Fratelli d’Inzeo hanno rappresentato per la città di Roma, Campioni olimpici ai Giochi di Roma del 1960 ed in particolare il rapporto speciale che li legava a Villa Borghese, al cui interno si svolge il Concorso Ippico internazionale di ‘Piazza di Sienà, vinto per ben sette volte dalla coppia di cavalieri»

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login