Agricoltura, Buschini: "Il nuovo Psr è un punto di svolta" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Agricoltura, Buschini: “Il nuovo Psr è un punto di svolta”

«Si è tenuto presso la biblioteca comunale di Villa Santo Stefano il convegno ‘Parliamo insieme di…AgriCulturà inerente alle prospettive future del PSR organizzato dal sindaco di Villa Giovanni Iorio, dell’assessore comunale Franca Colonia e dal consigliere con delega all’agricoltura Giovanni Leo. Tra i relatori l’assessore regionale all’agricoltura Sonia Ricci e il presidente della Commissione Bilancio Mauro Buschini. Presenti i sindaci Pinciverro, Como e Lampazzi rispettivamente dei comuni di Prossedi, Amaseno e Giuliano di Roma oltre a Salvatore Rinna presidente consorzio allevatori Amaseno, Giovanni Turriziani (veterinario), Michelino Ercolino (agronomo) e la giornalista Lara Celletti». Così una nota del consigliere regionale e presidente della commissione Bilancio della Regione Lazio Mauro Buschini. «A fare gli onori di casa – prosegue la nota – il sindaco Giovanni Iorio: ‘La presenza dell’assessore Sonia Ricci e del Presidente della Commissione Bilancio Mauro Buschini, che ringrazio per essere nel nostro comune, è importante specie in un territorio che sta riscoprendo da qualche anno il grande potenziale dell’agricoltura sia sotto l’aspetto economico che occupazionale. Incontri come questi facilitano il compito di noi amministratori in vista del nuovo PSR: dovremmo farci trovare pronti per cogliere le opportunità e dare slancio all’economia della Valle dell’Amasenò». «Il nuovo PSR può rappresentare il vero punto di svolta per le politiche agricole del nostro territorio – ha spiegato Buschini – I dati del vecchio PSR dimostrano come la Provincia di Frosinone abbia beneficiato di finanziamenti, in maniera anche maggiore rispetto alle altre del Lazio, grazie ai 110 milioni ricevuti che hanno interessato oltre 2500 soggetti. Soldi che stavano per tornare in Europa e che l’amministrazione Zingaretti ha recuperato e destinato ai territori. La Valle dell’Amaseno ha sfruttato le possibilità che la Regione ha offerto e, grazie ad amministratori preparati, si è da qualche anno organizzata come sistema economico e istituzionale e spesso, ad esempio, i sindaci rispondono ai bandi della Regione in maniera coordinata: fare sistema oggi è fondamentale e i risultati per la Valle dell’Amaseno dimostrano che l’aggregazione tra enti è fondamentale per sfidare e combattere la crisi. Oggi, appunto, dobbiamo lavorare per un nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura puntando sulla semplificazione amministrativa, sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità dei prodotti e sulle politiche di filiera. Per la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020, il Lazio avrà a disposizione 780 milioni di euro, 77 milioni in più rispetto alla precedente programmazione, che saranno destinati a realizzare progetti concreti per migliorare la qualità della vita dei territori rurali. Vogliamo migliorare la competitività grazie ad un utilizzo efficiente delle risorse, stimolando l’innovazione e la promozione, fondamentali per competere nel mercato. Economia e occupazione sono le priorità: pensiamo soprattutto i giovani attraverso aiuti fino a 70.000 euro per l’avvio di start-up agricole. Il Lazio e la provincia di Frosinone si faranno trovare pronti». «’Politiche di filiera, sviluppo integrato dei territori, ingresso dei giovani in agricoltura, sono le priorità del nostro Programma di Sviluppo Rurale che guiderà l’agricoltura del Lazio nei prossimi sette anni – ha detto invece l’assessore all’agricoltura del Lazio Sonia Ricci – La nostra programmazione ha cambiato rotta, non è uno slogan ma la chiave di lettura di quanto abbiamo prodotto in questi mesi, insieme agli attori dei territori, per costruire il nuovo PSR approdato a Bruxelles. Il nostro obiettivo è quello di dar vita a un modello di agricoltura ricco di specificità, tradizioni e qualità, che sappia mantenere le connessioni uniche con la storia, la cultura e il paesaggio. L’agricoltura c’è, l’impresa c’è e le istituzioni ci sono. Insieme faremo una grande regione agricola che aiuterà a mantenere l’ambiente, il territorio e una qualità del cibo molto alta. Non solo l’agricoltura non è più considerata la Cenerentola dello sviluppo, ma è un settore fondamentale per far ripartire la regione. Questa nuova programmazione è una splendida avventurà».

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