Ostia, i radicali lanciano il dibattito sul lungomuro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ostia, i radicali lanciano il dibattito sul lungomuro

«Sono ancora tanti i mattoni che vanno sfilati e i nodi da dipanare, affinché si possa dire che, nel lungomuro di cemento e illegalità di Ostia, si è aperto qualcosa di più di semplici brecce». Lo hanno dichiarato l’avvocato Maria Laura Turco e lo scrittore Paolo Izzo, Radicali, nell’annunciare in una nota il dibattito pubblico che condurranno oggi a Ostia, dalle ore 17.45, presso l’Hostel Litus (Lungomare Toscanelli 186), con il titolo «Beni comuni: il demanio marittimo e la nuova Legge regionale». «La possibilità che, una volta che sia veramente garantito il libero accesso alla battigia – proseguono – essa possa essere utilizzata anche per sostare o per lasciarvi un asciugamani, prima e dopo aver fatto il bagno; la effettiva fruibilità del litorale da parte delle persone disabili; l’immediata revoca delle concessioni in applicazione diretta della direttiva europea Bolkestein; il diritto alla conoscenza dei cittadini su quelle che sono le leggi nazionali e sovranazionali già esistenti o le leggi nuove, come quella regionale sulle spiagge, appena approvata dalla giunta Zingaretti, ma che già mostra delle criticità e deve essere supportata da strumenti che la rendano effettivamente operante, per non farla chiudere in un cassetto, come già avvenuto al Piano Utilizzo Arenili del 2005: saranno questi solo alcuni dei temi che affronteremo nell’incontro di oggi». «L’ideazione del convegno – concludono i due Radicali – che abbiamo organizzato insieme alla associazione Mare Libero e alla web tv Liberi.tv, nasce proprio dall’esigenza di tenere viva e vitale l’attenzione dei cittadini sulla svolta epocale che, dopo almeno trent’anni di illegalità, potrebbe arrivare come un’onda benefica sul litorale di Roma, nonché di contribuire a rifornire le istituzioni di quegli strumenti giuridici, di conoscenza e di informazione di cui hanno sicuramente bisogno per proseguire il loro lavoro al fine di riaffermare che il mare e la spiaggia sono beni comuni e che fare un bagno ovunque, liberamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, è un diritto inalienabile».

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