Il minisindaco Scipioni non ci sta: "Non mi dimetto e mi appello a Renzi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il minisindaco Scipioni non ci sta: “Non mi dimetto e mi appello a Renzi”

– Il presidente del VI municipio di Roma, quello periferico di Tor Bella Monaca, non ci sta a prendersi colpe e respinge l’invito a dimettersi del commissario e sub commissario del Pd Roma Matteo Orfini e Gennaro Migliore a dimettersi e si appella al premier Renzi. La sua colpa, secondo i due esponenti del Pd, sarebbe quella di essere coinvolto nell’affaire Tor Vergata e cioè nella vicenda che nasce dai sigilli apposti alla manifestazione estiva Roma Capital Summer che si svolge proprio a Tor Vergata. Il minisindaco si sente «attaccato» dal suo stesso partito e per questo invoca l’intervento del Premier «perchè spieghi la questione: i commissari del partito non mi hanno mai incontrato ma anzi hanno chiamato i miei consiglieri uno per uno per chiedere loro di non sostenermi minacciando altrimenti di non far parte più del Pd. Una cosa assurda e completamente antidemocratica; ma forse abbiamo toccato i poteri forti del territorio». L’assessore alla Legalità Alfonso Sabella sottolinea in serata di aver confermato al minisindaco che «gli atti politici (delibere di Giunta e Consiglio) non presentavano apparenti criticità. Gli ho anche segnalato però che, sulla base delle delibere erano stati adottati atti amministrativi che destavano più di una perplessità e che sembravano chiaramente orientati a favorire qualcuno, ragion per cui si è deciso di interessare della questione la Procura». La manifestazione è stata ‘interrottà per mancanza di requisiti necessari come estintori inesistenti, assenza di scivoli e una pista di go kart non a norma. «Ma voi pensate che io possa vigilare e fare i controlli in tutte le manifestazioni?» si è difeso oggi Scipioni spiegando che «questo compito spetta ai vigili e »il comandante di Maggio, interrogato sull’accaduto, mi ha risposto che io non dovevo sapere nulla perchè non è a me che competono eventuali verbali emessi a carico di chi ha organizzato l’evento«. Dalle parole dell’esponente del Pd, sembra che l’evento sia solo un pretesto perchè l’attacco di Scipioni punta in alto: »io non ho padrini e non mi dimetterò se non è la mia maggioranza a chiedermelo«; e poi si vanta del fatto di non aver »nè procedimenti penali a mio carico sia nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale che di altre inchieste nè condanne penali«. E dunque, »non vado da nessuna parte perchè ho sempre lavorato solo ed esclusivamente nell’interesse del municipio e della mia comunità. Non intendo dimettermi perchè non ho commesso nulla di male. Siamo molto amareggiati«.

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