Prostituzione, il prefetto Gabrielli: "Divieto in alcune aree". Il minisindaco Alfonsi: "Sullo zoning fare presto" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Prostituzione, il prefetto Gabrielli: “Divieto in alcune aree”. Il minisindaco Alfonsi: “Sullo zoning fare presto”

Zone di Roma in cui la prostituzione sarà vietata di fatto e le donne che la esercitano multate. È lo ‘zoning’ la direzione in cui si sta andando nella capitale e che vede in prima fila il sindaco Ignazio Marino e il prefetto Franco Gabrielli. «La questione prostituzione si sta affrontando a livello di Roma Capitale – ha detto quest’ultimo -. Stiamo aspettando questa delibera e io sono assolutamente d’accordo con l’impostazione che il sindaco vuol dare, cioè di sanzionare pesantemente l’esercizio del meretricio in alcune zone per tutta una serie di motivi». Tra questi, «la presenza di scuole e di abitazioni – ha detto Gabrielli – o questioni di viabilità che potrebbero rendere pericoloso l’esercizio stesso». Il prefetto ne ha parlato con il presidente del IX Municipio – quello che ha al centro l’Eur – Andrea Santoro (Pd), che alcuni mesi fa presentò una proposta di ‘zoning’ che suscitò il consenso di Marino ma la prudenza o contrarietà del partito. Gabrielli è tornato per la seconda volta in due mesi in IX Municipio per incontrare istituzioni, forze dell’ordine e comitati e verificare il lavoro del tavolo sicurezza locale da lui creato a maggio come in tutti gli altri Municipi. Il prefetto ha ricordato che in Italia c’è «un contesto normativo in cui la prostituzione non è un fenomeno vietato». E sui tempi della delibera del Campidoglio Gabrielli ha risposto ironico: «Già una volta qualcuno ha detto ‘Non sono io il custode di mio fratellò». Per poi aggiungere: «Ho sollecitato i presidenti dei Municipi che ho incontrato, la questione è all’attenzione» del Comune. Dal presidente del I Municipio (centro storico) Sabrina Alfonsi (Pd) immediato l’appoggio a Gabrielli: «Condivido in pieno l’aspettativa espressa dal Prefetto nei confronti di un provvedimento del Sindaco che intervenga sul tema della prostituzione, con sanzioni per l’esercizio in alcuni luoghi». «È un argomento che è stato trattato e analizzato nei Tavoli Municipali per la Sicurezza, e sul quale è necessario che l’Amministrazione agisca rapidamente con un segnale forte – ha aggiunto Alfonsi -. Per quanto riguarda il territorio del primo Municipio, auspico che tra le zone in cui vietare l’esercizio della prostituzione sia inserita l’area di San Saba (vicino al Circo Massimo, ndr), che è quella maggiormente interessata dal fenomeno». Nel novembre scorso il giovane presidente Santoro propose lo ‘zoning’ alla guida di un Municipio che vede l’area dell’Eur flagellata dalla prostituzione in strada, che porta disagi agli abitanti oltre allo spettacolo desolante delle donne in vendita. «Sia chiaro che non ho proposto zone a luci rosse», ha sempre ripetuto il presidente del IX, soddisfatto di aver portato la questione a livello nazionale. La vicecapo di gabinetto del sindaco, il vicequestore in aspettativa Rossella Matarazzo, ha detto mesi fa che le sanzioni sarebbero di tre tipi, la più pesante tra i 350 e i 400 euro per il cliente delle prostitute.

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Una risposta a Prostituzione, il prefetto Gabrielli: “Divieto in alcune aree”. Il minisindaco Alfonsi: “Sullo zoning fare presto”

  1. Francostars 14 luglio 2015 a 18:01

    Affermo che le Ordinanze Sindacali, prefettizie ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.

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