Rifiuti, Marino: "Credo in Ama ma pronto ad aprire ai privati" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rifiuti, Marino: “Credo in Ama ma pronto ad aprire ai privati”

– Ignazio Marino non molla e anzi mentre la sua squadra perde pezzi il sindaco pensa a rilanciare Ama, la municipalizzata dei rifiuti, la cui raccolta efficace sarebbe uno dei segni più evidenti del cambiamento. E non usa mezzi termini per far capire che fa sul serio. Se Roma non sarà pulita si penserà ai privati. «Credo fortemente che abbiamo dei grandi professionisti, che coloro che lavorano sulle nostre strade sono assolutamente in grado di pulire la nostra città e di far bene il loro lavoro – ha detto Marino-. Ma se questo non dovesse funzionare dobbiamo intraprendere strade diverse come quelle di altre capitali europee, da Londra e Parigi, che a un certo punto hanno messo a gara nei vari municipi, aprendo al privato, il servizio di spazzamento e di raccolta dei rifiuti». Per quanto riguarda la governance di Ama, azienda finita pesantemente nell’orbita di mafia capitale, «il Cda ha deciso la soppressione della figura dell’amministratore delegato – ha annunciato il presidente Daniele Fortini – attribuendo le deleghe amministrative al consiglio di amministrazione e i poteri gestionali, ordinari e straordinari, all’ingegnere Filippi che avrà la responsabilità organizzativa e gestionale di tutte le attività». Fortini resta al suo posto di presidente. Per il resto è svolta tecnologica. Pulizia e raccolta rifiuti saranno monitorate con un sistema di tracciamento dei veicoli, basato su tecnologia di ultima generazione e canali di trasmissioni WiFi e Gprs. Dal 1 luglio è in funzione una sala operativa per gestire in tempo reale i servizi erogati da Ama e «rispondere in maniera più adeguata alle esigenze dei romani». Il sistema registra i percorsi svolti dai mezzi, la raccolta dei rifiuti, le attività di spazzamento e lavaggio meccanizzato in corso. Una volta a regime il progetto prevede ulteriori sviluppi: a febbraio 2016 sarà approntata una sala operativa integrata che assumerà il ruolo di vera e propria cabina di regia. Al momento i mezzi Ama già cablati sono 1.200. «Sono convinto che i risultati riusciremo a vederli nel corso di questa estate perchè da oggi i romani sanno che potranno controllare come viene fatto lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti – ha detto Marino – e questa è una apertura di credito nella quale credo fortemente perchè abbiamo dei grandi professionisti». Intanto Ama torna in procura, ma stavolta per denunciare. Un nuovo dossier sulla «classificazione dei rifiuti in uscita da Tmb (Trattamento meccanico-biologico), una cosa molto insidiosa».

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