Campidoglio, Sel pone le condizioni a Marino: "Valutato ogni singolo atto". Giunta, il valzer delle cinque poltrone | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, Sel pone le condizioni a Marino per la fase2: “Valutato ogni singolo atto”. Giunta, ecco il valzer delle cinque poltrone

Sinistra e libertà conferma la linea dell'appoggio esterno, sindaco in bilico: tutti i provvedimenti sotto osservazione. E chiede"un governo responsabile"

– Confermata la linea dell’appoggio esterno di Sel in Aula capitolina dopo le dimissioni del vicesindaco di Roma Luigi Nieri. È quanto emerso dal coordinamento nazionale allargato ai vertici locali. «Non siamo usciti dalla maggioranza, l’appoggio al sindaco resta ma è chiaro che faremo valutazioni delibera per delibera», spiega il capogruppo in Comune Gianluca Peciola. «È stata ribadita quella che una condizione di fatto dopo le dimissioni di Nieri», ha spiegato il coordinatore Nicola Fratoianni.Capogruppo capitolino, ribadita condizione dopo dimissioni Nieri .  L’appoggio esterno «è una linea di fatto, ovvero l’appoggio esterno che si è determinato con le dimissioni di Luigi Nieri. Una linea che poi può diventare da tecnica a politica se le condizioni da noi poste non si dovessero concretizzare. Ad oggi i consiglieri capitolini sono chiamati a valutare quello che via via si presenta: mi auguro che questa situazione si chiarisca il prima possibile, perchè una città come Roma non può continuare a vivere in una situazione di sospensione». A chi gli chiede se nella riunione sia stato affrontato il tema del rientro in giunta e con quali nomi, Fratoianni risponde: «Non ci abbiamo pensato nemmeno per sogno, è una questione che esisterà solo se prima si determineranno altri fattori». Per Peciola «la riunione è stata positiva e costruttiva, c’è un’attenzione forte da parte del coordinamento nazionale sulla questione romana. Abbiamo ribadito i temi cruciali che soni quelli di far uscire Roma dal degrado e dalla crisi, dalla considerazione da parte del Governo di un ruolo ancellare e di laboratorio di politiche di austerità, che è quello che Roma sta diventando. Sul Giubileo non arrivano le risorse, non viene sbloccato il patto di stabilità, non c’è considerazione del ruolo di Capitale di Roma. Rimaniamo in appoggio esterno, il che vuol dire comunque appoggio a sindaco e Giunta: non siamo usciti dalla maggioranza, ma è chiaro che valuteremo delibera per delibera».- «Per Sel quello che conta è ridefinire un patto con Roma a partire dalle emergenze sociali, come la casa, poi trasporti, decoro e pulizia della città, tutte questioni che impattano sulla qualità della vita dei cittadini ma che per essere risolte hanno bisogno che accadano dei fatti che sono, prima ancora che del sindaco Marino, responsabilità del Governo nazionale». Lo ha detto il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni al termine del coordinamento del partito. «È necessario che all’indomani della relazione di Alfano il Governo dia risposte concrete, a partire dallo sblocco dei fondi del Giubileo perchè è incredibile che a pochi mesi da un evento di portata mondiale e i cui effetti si vedranno soprattutto in futuro questi soldi ancora non ci siano – sottolinea -. Se la relazione consentirà la prosecuzione dell’amministrazione comunale, il Governo la dovrà mettere nelle condizioni di svolgere il suo lavoro, perchè senza i fondi per il Giubileo, con questo patto di stabilità e un piano di rientro senza precedenti il governo della città non è nelle condizioni di fare il salto di qualità necessario. Se queste condizioni si materializzeranno con atti concreti allora sarà possibile ricevere dal sindaco una proposta su cui investire risorse, qualificare il rilancio della città e iniziare anche da parte nostra una discussione su questa ormai mitica ‘fase 2’. Una fase che non è questione di posti o persone e non riguarda il Pd o Sel ma l’amministrazione. Però ci devono essere le condizioni». (

– Da due a cinque nuove caselle nella giunta Marino. Questa la quadra su cui, in attesa delle conclusioni del ministro Angelino Alfano su Mafia Capitale, la politica sta ragionando per l’avvio della fase due della giunta di Roma. Oltre al vicesindaco, dunque, i nuovi assessori potrebbero variare da uno a quattro. Se il vicesindaco sarà un interno alla giunta o comunque un esponente del Pd, è possibile che ai vendoliani – che si vogliono riportare dentro l’esecutivo comunale, attingendo forse a tecnici di area – spetteranno o due assessorati o un assessorato abbinato alla presidenze di commissioni. Oltre all’assessore ai Trasporti Guido Improta, che già da tempo ha annunciato le sue dimissioni, secondo rumors di Palazzo Senatorio, potrebbe uscire dalla giunta di Ignazio Marino anche Paolo Masini, attuale responsabile alla Scuola. In bilico anche l’assessore all’Ambiente Estella Marino e quella al Bilancio Silvia Scozzese. Sulle eventuali new entry la quadra è ancora tutta da definire.

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