Sicurezza, più telecamere nei negozi e stop abusivismo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sicurezza, più telecamere nei negozi e stop abusivismo

– Intensificazione dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale, l’istituzione di un Tavolo per individuare «modalità semplificate» per installare videosorveglianza e altri dispositivi di sicurezza negli esercizi commerciali e l’avvio di un progetto, come già sperimentato per alcune categorie come i farmacisti, per segnalare alle forze dell’ordine le situazioni di rischio. Sono alcune delle «linee di azione» decise stamattina durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura a cui hanno partecipato anche i vertici di Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato. «È stata condivisa, anche con le associazioni di categoria, la necessità di individuare percorsi condivisi che contribuiscano a innalzare il livello di sicurezza percepito da parte dei cittadini e delle categorie dei commercianti più esposti» rende noto la Prefettura in un comunicato stampa. «Anche alla luce delle proposte formulate dalle associazioni, sono state individuate alcune linee d’azione che saranno sviluppate nei mesi a venire» continua il comunicato. In particolare: «l’intensificazione dei servizi svolti dalla polizia locale, in accordo con le Forze di Polizia dello Stato all’abusivismo commerciale, fenomeno che incide negativamente sull’andamento del commercio; istituzione presso la Prefettura di un tavolo con i competenti uffici della Direzione Territoriale del Lavoro per individuare modalità semplificate che consentano di installare negli esercizi commerciali dispositivi di sicurezza passiva, quali la videosorveglianza, in termini comunque rispettosi dei diritti dei lavoratori; avvio di un progetto – già sperimentato per alcune specifiche categorie di operatori, quali i farmacisti – a favore dei lavoratori del commercio, volto ad incrementare le capacità di controllo sociale e di individuazione delle situazioni di rischio da segnalare alle Forze di polizia».

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