Amatrice chiede il riconoscimento Stg per la sua salsa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Amatrice chiede il riconoscimento Stg per la sua salsa

Si incontreranno ad Amatrice il 25 luglio i produttori e trasformatori più rappresentativi della filiera produttiva della salsa all’amatriciana per costituirsi in Associazione e presentare la domanda di registrazione Stg (Specialità tradizionale garantita) per l’amatriciana. Lo rende noto il Comune di Amatrice nel sottolineare che del marchio dell’Unione europea Stg oggi in Italia si può fregiare solo la pizza napoletana e la mozzarella di bufala. «Questo percorso, fortemente voluto dalla Regione Lazio – osserva il Comune di Amatrice – ha visto come primo testimonial proprio il Presidente Zingaretti che, durante la querelle sull’amatriciana con l’aglio dello Chef Cracco, indossò i panni del cuoco e si fece ritrarre in cucina intento nella preparazione del piatto tradizionale, senz’aglio e senza cipolla. E così oggi la Regione Lazio sosterrà l’iniziativa con l’autorevole assistenza tecnica della sua Agenzia Arsial che si è resa disponibile ad elaborare tutti i dossier tecnici per gli imprenditori che sabato prossimo si incontreranno nella sala consiliare del Comune di Amatrice».

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