Tor Bella Monaca, chiedeva il pizzo agli assegnatari delle case popolari: in manette

Pretendeva il ‘pizzò da assegnatari di alloggi di edilizia popolare a Tor bella Monaca, a Roma, per poter stare senza problemi nelle case, minacciando in caso contrario di impossessarsene per rivenderle. E alle minacce seguivano violenze e atti intimidatori, con l’aiuto di alcuni scagnozzi. Così facendo l’uomo aveva riscosso già almeno 15-20 mila euro. Per questo ieri i Carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta della Procura, per il reato di estorsione continuata, a un 38/enne di origine campana, ma da anni residente a Roma, pluripregiudicato. Le indagini dei militari della stazione Tor Bella Monaca sono iniziate a febbraio, quando alcuni residenti delle case popolari di via dell’Archeologia hanno denunciato di essere vittime di estorsione da parte dell’uomo. Dopo l’assegnazione delle abitazioni era andato da loro a chiedere denaro per vivere tranquilli, minacciando di impossessarsene per poi rivenderle e riassegnarle in un mercato illecito parallelo. L’uomo avrebbe accumulato così tra i 15 e i 20 mila euro, secondo i carabinieri. Le vittime avevano inizialmente ceduto alle richieste, pagando in media 200 euro al mese. Nelle indagini, con dichiarazioni di testimoni e servizi di osservazione, i militari hanno appurato come il pregiudicato in caso di mancato pagamento del pizzo passava alle ritorsioni, sfondando le porte delle case e minacciando quotidianamente le vittime. Anche semplicemente sostando tutti i giorni sotto i palazzi con un gruppo di scagnozzi per rendere difficoltosi accesso e uscita dal palazzo, o rendendo impossibile lasciare incustodita la casa anche per fare la spesa. Dopo l’arresto il 38/enne è stato portato nel carcere di Regina Coeli.