Centrale acquisti, lascia Elisabetta Longo dopo le minacce a Storace | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Centrale acquisti, lascia Elisabetta Longo dopo le minacce a Storace

– Elisabetta Longo, direttrice della Centrale unica degli acquisti (Cua) della Regione Lazio, sarà trasferita con procedura accelerata a un altro incarico. La notizia è stata comunicata dalla giunta al Consiglio regionale nel primo pomeriggio dopo che stamattina il vicepresidente dell’Aula Francesco Storace aveva letto ai consiglieri una mail ricevuta ieri sera dalla dirigente, da lui e dal suo legale considerata di contenuto intimidatorio, ottenendo solidarietà bipartisan. Longo però, è stato rivelato oggi dall’assessore Concettina Ciminiello, aveva fatto richiesta di trasferimento lo scorso 24 luglio. «Io mi aspettavo il suo licenziamento», il commento di Storace. La lettera è arrivata ieri alle 21.10 (oggetto: ‘Personalè): «Nostra signora degli appalti – ha spiegato il leader de La Destra -, indagata per false dichiarazioni al pm e favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta sulla gara Cup da 60 milioni di euro tanto cara a Mafia Capitale, non vuole che pronunci il suo nome. Si è svegliata 15 giorni dopo l’audizione in commissione Bilancio in cui le abbiamo chiesto conto delle differenze clamorose tra la prima e la seconda gara Cup, e fa l’offesa perchè chiediamo che venga messa in condizioni di non nuocere dal governatore, anzichè consentirle di continuare a gestire la gara nuova». E dunque, nella mail, prima «vanta una parentela con Giuseppe Carlucci, storica figura del Msi romano» e poi si dice «disposta a rivedere il tutto, a patto che lei dimentichi il mio nome e mi chieda scusà. Aggiungendo che »non altrettanto vale per l’esuberante signora dei 5 Stellè«, cioè Valentina Corrado, capogruppo M5s, che nella stessa commissione aveva energicamente incalzato Longo. Insomma, conclude Storace, »ho chiamato l’avvocato che intende procedere per estorsione«. A stigmatizzare la lettera della Longo è stata l’Aula tutta, a partire dal presidente Daniele Leodori: »Questo è un caso grave – ha detto – è giusto e doveroso che i consiglieri facciano il loro dovere di controllo nei confronti di dirigenti indagati«. »Crea non solo imbarazzo, ma anche tanta rabbia questa iniziativa della dottoressa Longo, totalmente sbagliata e inopportuna«, ha detto il vicepresidente Massimiliano Valeriani (Pd). Richieste di dimissioni della dirigente sono arrivate da tutte le opposizioni, a partire dal M5s, mentre il capogruppo FI Antonello Aurigemma ha auspicato per Longo un ruolo »a contatto nè col pubblico nè con i consiglieri«.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login