Trasporti, Sindacati: "Oltre 800 milioni di euro di tagli in 5 anni, -632 autisti dal 2010". Interrogazione Civiati-Fassina su dipendente sospeso" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Trasporti, Sindacati: “Oltre 800 milioni di euro di tagli in 5 anni, -632 autisti dal 2010”. Interrogazione Civati-Fassina su dipendente sospeso

«I continui tagli governativi sul trasporto pubblico locale hanno ingigantito le già forti criticità che vive il settore: 850 milioni di tagli negli ultimi cinque anni, di cui 664 milioni solo negli ultimi due. La Regione Lazio risulta essere la più penalizzata con un taglio che sfiora il 32% rispetto alla spesa storica (in Lombardia il taglio non va oltre il 10%)». Lo sottolineano Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio in una conferenza congiunta sui trasporti.- Dal 2010 al 2015 i conducenti Atac sono diminuiti di 632 unità, passando da 6.245 a 5.613. Lo sottolineano i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio in una conferenza stampa unitaria sui trasporti. «Nonostante questo gli autisti hanno una produttività media che è rimasta la stessa», ha spiegato Alberto Civica della Uil.

«La sospensione a tempo indeterminato del dipendente ATAC Christian Rossi viola le disposizioni legislative in tema di diritto del lavoro, che stabiliscono la libera manifestazione pacifica del dissenso, per tutti i lavoratori subordinati, siano essi dipendenti pubblici o privati, come anche stabilito dalla legge n.149 del 1990». È quanto si legge in una nota dei Deputati Monica Gregori, Stefano Fassina e Giuseppe Civati che, «assieme ai deputati di SEL, hanno presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio ed al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, in merito al provvedimento con cui l’azienda di trasporto pubblico locale di Roma Capitale, ha sospeso a tempo indeterminato il dipendente che aveva denunciato una serie di disservizi dell’azienda». «È indubbio – si legge ancora nella nota – che l’azienda versa in obiettive condizioni critiche a livello di sostenibilità finanziaria e di bilancio e anzianità del parco mezzi, come sottolineato anche da relazioni del Ministero dell’economia e delle finanze e dalla Corte dei Conti. Condizioni che non possono essere ricondotte alla condotta dei lavoratori, ma bensì alla gestione direzionale dell’azienda negli anni passati. Ora si tratta di capire quali misure il Governo intenda assumere per procedere a sollecitare una revoca immediata del provvedimento disciplinare in questione, in virtù della lesione di diritti costituzionalmente rilevanti».

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