Mafia capitale, l'accusa del centrodestra: "La chiusura del consiglio regionale ha sapore della latitanza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, l’accusa del centrodestra: “La chiusura del consiglio regionale ha sapore della latitanza”

«Il pianto sul fango non regge più. Zingaretti si difenderà dalle accuse di Buzzi nella sede propria, ma l’ordine impartito di notte al presidente Leodori di chiudere anticipatamente e per tutta l’estate il consiglio regionale ha il sapore amaro della latitanza. Evidentemente sapevano quel che sarebbe uscito oggi sui giornali e hanno preferito scappare dall’aula della Pisana, che considerano impraticabile. Giocano con le Istituzioni,è ora di dimettersi e consentire al popolo di scegliere un nuovo governo entro ottobre». Lo scrivono in una nota congiunta Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra; Antonello Aurigemma, capogruppo FI; Giancarlo Righini capogruppo FdI; Daniele Sabatini capogruppo Ncd; Pietro Sbardella, capogruppo Misto.«Zingaretti cuor di leone se la svigna dal Consiglio regionale: le tre sedute in programma da oggi a venerdì sono state annullate, nel cuore della notte l’aula è stata aggiornata non si sa a quando e poi, leggendo i giornali, abbiamo capito anche il perché». È quanto dichiara, in una nota, Giuseppe Cangemi, consigliere Ncd della Regione Lazio. «Mentre Zingaretti scappa – aggiunge – le leggi promesse e attese dai cittadini, quella contro l’usura, la legge sull’acqua, la nomina del Garante dei detenuti, sono rimandate chissà a quale data. Ormai è evidente che siamo agli sgoccioli di questa legislatura, Zingaretti stacchi la spina: il suo fallimento è completo, liberi una buona volta la Regione Lazio da tutto questo fango».

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